Il 3-0 di venerdì sul diamante del Plebiscito non era arrivato per caso. Un Tommasin Padova in gran palla fa il bis d'autorità allo Stadio dei Pirati e comincia già a lanciare chiari messaggi in chiave playoff. D'altra parte 3 vittorie su 4 partite contro le finaliste dell'IBL 2014 vorranno pur dire qualcosa, anche se siamo soltanto all'inizio della giostra e di acqua sotto i ponti dovrà passarne ancora tanta. Entusiasmo, organizzazione, un attacco che batte quando conta e un monte che in 2 gare contro Rimini ha subito la miseria di 2 punti, nessuno pgl. Dall'altra parte invece un chiaro passo indietro rispetto a quanto visto nel faticoso ma promettente esordio contro il Città di Nettuno. Attacco sterile (e contro i pitcher Asi di Padova, usciti con le ossa rotte dall'impatto con la Fortitudo, era lecito aspettarsi decisamente qualcosa in più dagli uomini di Munoz), un monte italiano ancora indietro di condizione soprattutto nei suoi attori principali (vedi Corradini) e un roster che già mostra alcune crepe. In gara2, tra assenze forzate e scelte tecniche, il manager neroarancione rinuncia contemporaneamente a Mazzanti, Bertagnon e Macaluso, probabilmente troppo per questo line-up. Il risultato è che in 6 inning contro il mancino Crepaldi scaturiscono appena 3 valide e soltanto un errore di Sartori al 5° su una battuta da doppio gioco di Cit riapre virtualmente i conti. A chiudere il discorso ci pensa la premiata ditta Nosti (4/5)-Epifano (2/5 con 2 pbc) mentre Alvarez ci mette la ciliegina con il solo homer del 2-6 al 9° contro Richetti.
La cronaca. Padova comincia aggressivo, Nosti batte valido e ruba seconda e terza prima di toccare casa base sulla rimbalzante di Epifano, trasformata in valida dalla goffa giocata dell'inedita difesa riminese (Mundarain all'esordio in prima base). Al 3° il raddoppio lo propiziano i soliti due, solo che stavolta il legno di Epifano è un gran doppio che spinge a punto Nosti. Una mancata presa di Mundarain sull'assistenza da doppio gioco di Olmedo vale lo 0-3 al 4° e sembra già una sentenza visto l'asfittico attacco riminese, tenuto a bada senza problemi da Crepaldi. Fino al 5° quando Sartori buca la radente di Cit e permette a Spinelli (valida) di segnare, seguito da Babini (base ball) sulla volata di Di Fabio (2-3). Del Bianco e Bertolini rilevano Corradini ma è su Cherubini che Nosti prima (con fortuna) e Chapelli poi trovano al 7° le valide del 2-5. La giocata della partita al cambio di campo la confeziona il solito Nosti, stavolta con una gran presa in tuffo sulla perfida legnata di Bertagnon: sul batti e corri Babini è out in prima e la potenziale riscossa riminese si ferma qui. All'8° Alvarez battezza Richetti con un lungo homer al centro (2-6), poi Meschini toglie le castagne dal fuoco al compagno Faccini facendo battere una innocua rimbalzante a Romero (primo lancio). Lo strike-out sul pinch-hitter Macaluso chiude i conti, il Tommasin festeggia una storica doppietta, per Rimini è già ora di alzare le antenne.
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