Castagnini saluta gli Orioles, obiettivo laurea alla Creighton

Sotto il sole della Florida, in compagnia dei genitori arrivati appositamente dall'Italia per seguirlo nell'ennesimo spring training, Federico ha dato il massimo in diamante. Ma per ora ha deciso di prendersi una pausa e concludere gli studi

Dopo tre intense settimane di allenamenti e partite sotto gli occhi di tecnici e allenatori, gli Orioles hanno proposto a Federico Castagnini di continuare con l'extended spring training in attesa probabilmente di essere assegnato ancora una volta alla short season del singolo A con gli Aberdeen Ironbirds come negli ultimi due anni.
Il 24enne scaligero non ha accettato mettendo fine, almeno per il momento, alla sua avventura con il baseball americano delle Minors e scegliendo di concentrarsi sugli studi per completare i due semestri che gli mancano alla laurea in Business International presso la Creighton University.
La decisione non è stata facile, in parte dolorosa, ma Federico – da persona matura oltre i suoi anni – ha preferito lasciare con un bel ricordo di questa sua esperienza nelle Minors americane e prendersi del tempo per riflettere sul proprio futuro. Prima di tutto però si godrà una meritata vacanza con gli orgogliosissimi papà Paolo e mamma Giovanna… in bocca al lupo Federico!

Informazioni su Andrea Palmia 160 Articoli
Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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