Pareggio inevitabile o quantomeno logico nella doppia sfida di vertice dello Stadio dei Pirati tra Rimini e il Tommasin Padova, dopo i continui rinvii per pioggia. A tracciare un identikit molto chiaro di come sarebbero andate a finire le due sfide disputate in terra romagnola (nonostante gara2 si sarebbe dovuta giocare al Plebiscito) è la scelta del manager patavino Smith di operare lo switch. E così per i rispettivi monti Asi è dura doversi misurare contro i due migliori pitcher partenti stranieri del campionato. Nella pomeridiana, Alexis Candelario centra la sua sesta vittoria stagionale e Rimini non concede punti all'avversario nella partita del pitcher straniero per la quinta partita consecutiva. Pronta rivincita per Carlos Quevedo nella serale e alla fine il "pareggio" lascia entrambe le squadre con immutate chance di qualificazione alla seconda fase.
Gara1. Rimini subito a segno contro il mancino Crepaldi, che all'andata fece soffrire parecchio le mazze neroarancioni. Le valide di Desimoni e Romero al 1° mettono la strada in discesa per la squadra di Munoz che ritrova il vero Macaluso (2/3, una base ball, una rubata e un punto segnato), raddoppia al 3° (tris di hit Olmedo-Romero-Mazzanti) e si appoggia sul solito formidabile Candelario in pedana (2 valide, 2 basi e 6 strike-out in 5 riprese). Escalona e Moreno non sono da meno mentre la sfida si chiude virtualmente già al 4° con il bel batti e corri di Di Fabio che fa segnare Macaluso e i successivi singoli di Desimoni e Zileri che fanno 4-0. Il punteggio si dilata negli inning finali sui rilievi Bazzarini, Meschini e Tonellato, Rimini batte 19 valide (11 sul partente Crepaldi) e lascia pure 14 corridori in base.
Gara2. Approccio aggressivo del Tommasin sui lanci di Richetti ma sui 2 punti segnati al 1° attacco pesano due disattenzioni difensive: Desimoni perde la palla nella notte (e tra la scarsa illuminazione dello Stadio dei Pirati) sull'innocua volata di Alvarez (1-0) ed Epifano segna sull'errata assistenza in seconda di Mundarain (2-0). Richetti tira una gran partita (5 valide, 8 "k" e 1 solo pgl in 6.2 riprese) e tiene in partita i suoi al cospetto di Quevedo che subisce l'unico punto su un doppio anomalo di Romero al 4° (insidioso chopper che buca Epifano e si perde all'esterno centro). Il partente venezuelano del Padova chiude 7 inning con 8 eliminazioni al piatto e sole 4 valide concesse, la solita prestazione di grande sostanza. Al 7° poi il Tommasin prende il largo sul pessimo ingresso in pedana di Bertolini, punito da un triplo di Malengo e un doppio di Martone prima che la valida di Alvarez su Del Bianco fissi il punteggio sul 6-1. Il bis di doppi al 9° di Romero e Mazzanti su Calero serve solo a fomentare qualche rimpianto (6-2) ma questo pari era davvero quasi scritto.
Commenta per primo