Una semifinale – o meglio una delle due sfide della prima giornata del girone di semifinale – è un derby, e per definizione aperta a qualunque risultato. L'altra, non dovrebbe avere storia. Il Padova, alla sua prima volta fra le prime quattro, che il suo "scudetto" dovrebbe averlo già vinto così, contro la Fortitudo. Quella che meno di così non ha mai fatto in questo secolo, che arriva con una serie di 15 vittorie aperta. Ma non sarà così semplice.
L'UnipolSai punta alla "stella", ma non è detto che la scelta di prendere un rilievo straniero – Cova, strappato al Rimini – per la seconda fase, ma anche per due partite, non è detto che paghi, automaticamente. Rivero è una certezza, però i bolognesi si troveranno di fronte un'avversaria che dei lanciatori d'importazione ha fatto una filosofia di vita, visto che con Yorfrank Lopez fanno quattro. E se la scelta ha pagato in regular season, perché non dovrebbe poter essere vincente anche adesso. Lopez non è un crack quanto a "numeri", però bisogna sempre aspettare la prova del campo. Khelyn Smith ha dimostrato di sapersi giocare le sue carte sul monte, potrebbe benissimo continuare. Quevedo parrebbe essere per la Tommasin il partente di questa sera, poi, una volta visto come sono andate le cose, potrebbero cominciare i giochi. Nanni, dall'altra parte, sembra avere scelte obbligate, a parte magari l'opzione Fleming-Rivero per gara-uno o gara-tre. In sostanza, tutto dipende dalle condizioni di De Santis, fermo da quando col Rimini è stato costretto a chiedere il cambio per problemi al gomito del braccio di lancio. Per i patavini un risultato è sicuramente alla portata, poi i manager faranno il resto.
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