L'UnipolSai ha messo una bella ipoteca sul suo passaggio alla serie-scudetto, dopo una pessima partenza nel trittico con la T&A. Un brutto Fleming giovedì, il fuoricampo da due punti, con due out al 9° di Suarez in gara-due (in un incontro in cui la difesa bolognese ha commesso 5 errori a fronte di 6 valide in attacco), dominio di Rivero e flop di Yovani D'Amico nel terzo incontro. Questa la sostanza di una tre giorni in cui la decisione di Bindi di giocare la successione straniero-straniero-asi sul monte si è rivelata perdente, contro una squadra che ha dimostrato ancora una volta di non essere mai morta.
Adesso i campioni i carica hanno tre partite di vantaggio, con sei da giocare: vuol dire, a questo punto, che a loro mancano due vittorie per avere la qualificazione matematica per la finale in tasca.
San Marino e Rimini avranno il prossimo fine settimana lo scontro diretto, il derby, che vale l'annata, con gli adriatici in svantaggio per aver perso due volte all'andata. In sostanza un "due a uno" va bene alla T&A , che giocherà due volte in trasferta, non agli adriatici.
Se la Fortitudo è ancora una volta prima lo deve al monte – e alle palle – ai neroarancio di Munoz sono proprio i lanciatori che stanno mancando il monte. Chi si aspettava un Moreno due volte perdente col Padova? Ma è Parise che latita. Nel girone di semifinale una media/pgl di 9.00: 6 punti guadagnati su di lui in 3 riprese con Bologna, 4 in 2.2 sabato sera al Plebiscito. E' un Rimini che non riesce a farsi bastare la media nel box e delude nel finale. Anche se T&A con l'UnipolSai ha visto tanto Cubillan quanto Teran perdere – eccome – la loro verginità quanto a pgl sulle spalle nella seconda fase, ma oggi è la favorita. Se non si avventurerà in scelte strane circa la pedana.
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