Division Series estremamente equilibrate, non c'è dubbio. Di quattro sfide ben tre si chiudono infatti all'ultimo match, in gara-5. Unica eccezione la storica sfida tra Chicago e St. Louis (in postseason si erano affrontati solo nelle World Series del 1885 e del 1886) che si è chiusa sul 3-1 per i Cubs, prima squadra ad approdare alle Championship Series della National League. I "North Siders", che non avevano mai chiuso con una vittoria al Wrigley Field una serie di postseason nella loro storia, tornano alle NLCS dopo quelle del 2003, divenute famose per lo "Steve Batman incident". Durante l'ottavo inning di gara-6 contro i Marlins, con i Cubs avanti 3-0 nella partita con la serie sul 3-2, il giovane tifoso della franchigia di Chicago, tolse dal guanto dell'esterno Moises Alou la palla che avrebbe chiuso l'inning e spianato la strada ai "Cubbies" alle World Series. Vinse Florida 8-3 che poi si aggiudicò anche la successiva gara e Bartman finì per essere scortato dalla polizia fuori dallo stadio.
Tornando ai giorni nostri, i Cardinals partono bene al Busch Stadium (4-0) con Lackey in evidenza (7.1 inning lanciati e solo 2 valide concesse). Poi i bombardieri dei Cubs si svegliano e per la franchigia di St. Louis cala la notte. In gara2 un "big inning" da 5 punti (la seconda ripresa) mette nei guai il partente Jaime Garcia, e compromette inesorabilmente il match, che si chiuderà sul 3-6 per i Cubs, con la serie che si sposta a Chicago sull'1-1. La prima sfida al Wrigley Field si chiude 8-6 per i padroni di casa che entrano di prepotenza nella storia delle gare di postseason. Non era mai successo che in una sola partita di play-off venissero battuti 6 fuoricampo da altrettanti giocatori (Schwarber, Castro, Bryant, Rizzo, Soler, Fowler), e mai 3 rookie avevano sbattuto fuori la palla fuori dal diamante nello stesso match. Gara-4 è emozionate con St. Louis e Chicago che si alternano nel tentativo di dominare il match che alla fine si chiuderà sul 6-4 per padroni di casa.
Adesso i Cubs attenderanno l'esito di gara5 tra Dodgers e Mets, in programma questa notte a Los Angeles per conoscere il nome di chi gli contenderà il titolo di campione di Lega. Quella in programma è infatti l'ultima sfida di Division Series ancora incerta. Le due franchigie si erano già affrontate nell'edizione 2006 della Division Series della NL ed allora erano stati i Mets ad uscire vittoriosi (3-0), stavolta però la serie è molto più equilibrata. In gara1 il partente di New York Jacob DeGrom congela le mazze californiane al suo debutto in una sfida di postseason ed il match si chiude 1-3 per i Mets. I 13 strike-out del 27enne "NL Rookie of the Year 2014", consentono a DeGrom di pareggiare il record di franchigia in gare di play-off ottenuto da Tom Seaver nelle Championship Series del 1973. L'accoppiata di partenti DeGrom-Kershaw (11 strike-out per il partente di Los Angeles), sono la seconda coppia di "starter" ad andare in doppia cifra in una gara di post-season (la prima durante gara5 delle World Series del 1944, tra St.Louis cardinals e St.Louis Brown ebbe come protagonisti Mort Cooper e Denny Galehouse). In gara2 un 7imo inning da 4 punti consente ai Dodgers di raddrizzare una gara che si stava mettendo veramente male per i padroni di casa. Alla fine il match si chiude sul 5-2 per Los Angeles, con uno strascico velenoso a causa di una brutta scivolata di Utley su Tejada per impedire all'interbase dei Mets di innescare un doppio gioco. Ad avere la peggio il 25enne interno di New York che riporta la frattura del perone, mentre per Utley arriverà la squalifica per 2 gare. La vittoria per 13-7 in gara3, la prima al City Field, rappresenta il nuovo record di franchigia per i "Metropolitans" in quanto a punti realizzati in una gara di postseason ed i 5 RBI realizzati dall'esterno destro Curtis Granderson eguagliano il record di franchigia. Ma quando sembrava che l'inerzia della serie spingesse verso la vittoria finale dei Mets, ecco che i Dodgers trovano la forza di riportare la sfida a Los Angeles grazie ad una eccellente prestazione di Clayton Kershaw che in 7 inning concede appena una valida (fuoricampo da un punto di Murphy). Il 3-1 finale con cui i "Los Doyers" chiudono il match rappresentano la prima vittoria in trasferta in una partita "ad eliminazione" per i Dodgers da quella delle Championship Series del 1981 contro i Montreal Expos.
Tutto definito invece nelle Division Series di American League che presentavano due sfide inedite per le postseason. Da una parte si Royals ed Astros, dall'altra Blue Jays e Rangers. Per Astros e Blue Jays si tratta della prima apparizione in sfide di ALDS. Toronto non arriva alle postseason dal 1993 (i play-off partivano dalle ALCS), mentre Hoston è assente da queste competizioni dal 2005 (quando militava ancora in National League). I Royals riescono ad avere la meglio sugli Astros al termine di 5 sfide vibranti e torna per il secondo anno consecutive alle Championship Series. In gara1 l'impatto negativo del partente di Kansas Yordano Ventura (2 inning lanciati concedono 4 valide e 3 punti con una media ERA di 13.50), consente a Houston di espugnare il Kauffman Stadium (2-5 il finale). La seconda sfida vede ancora in sofferenza i lpartente di turno (stavolta tocca a Johnny Cueto), ma lo 0-3 con cui si chiude la parte alta del secondo inning viene ribaltata dalle mazze della franchigia di casa che alla fine chiude con 5-4 che pareggia il conto della serie. In gara3, la prima al Minute Maid Park, il fuoricampo di Cain al quarto inning porta i Royals sullo 0-1, ma la rimonta arriva già nella ripresa successiva ed alla fine saranno ancora gli Astros a guidare la serie grazie al 4-2 finale. A riportare in equilibrio la sfida, quando oramai sembrava tutto perduto, è stato uno strepitoso ottavo inning dell'attaco dei Royals. Con la gara sul 6-2 per i padroni di casa, a 6 out dall'eliminazione, Kansas ha messo insieme 5 punti prima con i singoli da 1 punto di Rios e Hosmer a cui è seguito un errore di Morales che ha concesso altri due punti ed a cui è seguito un singolo di Gordon. Alla fine un fuoricampo di Hosmer al nono fissa il risultato sul 6-9 e la sfida torna a Kansas dove i Royals, ancora in rimonta, reagiscono al fuoricampo da 2 punti subito da Cueto da Valbuena e chiudono la gara sul 7-2.
Nell'altra serie sono i Toronto Blue Jays a vincere una serie ricca di emozioni contro i Texas Rangers. I canadesi dopo aver perso le prime due gare in casa (3-5 e 4-6), sono riusciti a ribaltare l'inerzia della sfida vincendo le 3 successive partite e diventando la terza francghigia nella storia delle DS a vincere la serie dopo aver perso le prime due gare in casa. La seconda partita in Canada, durata ben 14 inning è la quarta più lunga (in termini di riprese giocate), nella storia delle Division Series e la seconda più lunga nelle ALDS. Quando tutto sembrava volgere al meglio per Texas, una partita pressochè perfetta del partente di Toronto Marco Estrada (6.1 inning lanciati, 5 valide ed 1 punto concessi), coadivato da 4 rilievi (loup, Lowe, Sanchez e Osuna), che non hanno concesso nulla alle mazze avversarie, permettono a Toronto di sopravvivere e forzare la serie a gara4. Tra gli attacchi sugli scudi Troy Tulowitzki, autore di un fuoricampo da 3 punti che fissa il risultato sull'1-5. La seconda partita al Globe Life park di Arlington verrà ricordata a lungo dal partente di Texas Derek Holland che conosce per la prima volta il sapore della sconfitta in una gara di postseason. Nei primi due inning il 29enne "starter" nativo dell'Ohio concede 5 valide di cui 3 vedranno la palla viaggiare fuori dal diamante. Alla fine saranno 6 i punti complessivamente concessi per una media ERA di 27.00. Donaldson, Colabello e Pillar sono gli autori dei fuoricampo che frutteranno i primi 4 punti del match nelle prime 2 riprese. Da un inizio così Texas non riesce più a riprendersi ed alla fine la gara si chiude con un 4-8 che riporta la serie a Toronto. In gara5 il buon inizio di Texas, al terzo inning avanti per 0-2, viene pareggiato dal recupero dei padroni di casa che al termine della sesta ripresa sono sul 2-2. Nella parte alta del settimo un lancio sul monte del catcher di Toronto Russell, dopo un lancio del rilievo Aaron Sanchez, tocca inavvertitamente il battitore Shin-Soo Choo, consentendo ad Odor, che stazionava in terza base, di andare a punto. Ne seguono 53 minuti di dibattito al termine dei quali gli arbitri considerano valido il punto e concedono a Texas il momentano vantaggio. La rabbia dei canadesi non tarda ad arrivare e nella parte bassa della stessa ripresa, complici tre errori dei texani ed un fuoricampo da tre ounti di Encarnation segnano ben 4 punti e fissano il risultato sul 6-3. La salvezza ottenuta grazie a 5 out dal closer Roberto Osuna a soli 20 anni rappresenta un record. Il messicano infatti diventa il più giovane lanciatore nella storia dell'American League ad ottenere una salvezza in gare di postseason ed il secondo più giovane nella storia della MLB dopo Don Gullett dei Cincinnati Reds del 1970.
Commenta per primo