A differenza delle Division Series, queste prime quattro partite di Championship Series (che si giocano al meglio delle 7 gare) hanno onorato a pieno il fattore campo. E così nella American League è Kansas City, dopo le due partite al Kauffman Stadium contro Toronto, a far registrare un doppio vantaggio (5-0 e 6-3), mentre in National League è New York a fare bottino pieno ed a preparare il viaggio a Chicago forte del parziale 2-0 (4-2; 4-1). Ma andiamo con ordine: ad aprire le finali di lega tocca alla ALCS con una sfida ricca di tensioni. Royals e Blue Jays sono due franchigie che hanno fatto del proprio stadio la loro tana o almeno così è stato in Regular Season, visto che Toronto ha perso le prime due gare delle ALDS in Canada e che Kansas City ha perso gara1 al Kauffman Stadium. In comune hanno la determinazione a non mollare mai, tanto che spesso si sono trovate a chiudere il match con vittorie in rimonta, ed un gioco di grande aggressività. Appena 10 settimane or sono le due franchigie hanno dato vita ad un match che si è chiuso con 3 colpiti, altrettante espulsioni, molte palle veloci giocate più verso il battitore che sul filo dello strike, ed una mega rissa che ha coinvolto tutti i giocatori del roster. Quello che negli States chiamano "benches-clearing incident". Le dichiarazioni post-partita sono state piene di veleno e quindi quello che ci si aspettava era una vera battaglia. In gara1 i Royals proponevano sul monte di lancio Edinson Volquez (0-1, 4.76 media ERA in 5.2 inning lanciati in questi play-off prima della sfida dello scorso 16 ottobre con 8 strike-out). Una scommessa per Ned Yost che ha offerto la possibilità al suo partente l'apertura di credito che lo portasse a raccogliere la prima vittoria in gare di post-season: fino ad allora il record del domenicano era 0-3 con 8.76 media ERA. Il risultato è stato eccellente visto che i 6 inning lanciati hanno prodotto appena 2 valide e 4 basi per ball che non hanno portato punti al temuto attacco dei Blue Jays. Di contro il partente di Toronto Marco Estrada viene colpito al terzo inning da un doppio di Alcides Escobar che porta a casa Gordon, e dal singolo di Lorenzo Cain che fa segnare lo stesso Escobar. Toccherà poi a Salvador Perez nella ripresa successiva inaugurare i fuoricampo della serie per il parziale 3-0. Alla fine per Toronto si conteranno solo 3 valide grazie ad un solido monte di lancio dei padroni di casa. In gara2 i Blue Jays sembrano entrare sul diamante con il piglio giusto ed al terzo inning un doppio di Ryan Goins "sporca" lo score del partente di casa Yordano Ventura portando a casa Pillar. Alla sesta ripresa un singolo di Edwin Encarnation ed un doppio di Troy Tulowitzki portano a casa rispettivamente Donaldson e Bautista per lo 0-3 che sembra indirizzare la serie verso il pareggio. Sul monte di lancio David Price, partente dei canadesi, sembra giganteggiare e gli attacchi dei Royals appaiono svuotati. Poi arriva il settimo inning: i singoli di Hosmer, Morales (groundout), e Moustakas riequilibrano il match, mentre il doppio di Gordon (da un punto), ed il singolo di Rios sul rilievo Sanchez (il punto verrà però assegnato a Price), sanciscono il definitivo sorpasso, poi consolidato da un singolo di Moustakas che fissa il risultato sul 6-3 per Kansas. Sarà un caso ma la carenza di fuoricampo ha fortemente danneggiato i Blue Jays che per gara3, la prima tra le mura amiche del Rogers Centre, partiranno con l'esordiente in gare di ALCS Marcus Stroman (0-0 in 13 inning lanciati con una media ERA di 3.46 e 9 strike-out in gare di post-season). I Royals, che non perdono una gara di ALCS dalla gara4 contro i "Jays" del 1985, punteranno su Johnny Cueto (1-2 con 4.37 di media ERA con 16 strike-out in 22.2 inning di post-season).
Nelle NLCS si fronteggiano, per la prima volta in gare di postseason, le due rivelazioni della stagione: i Mets ed i Cubs. In uno straripante Citi Field i newyorkesi in gara1 mostrano i denti già in apertura di match e Daniel Murphy, già protagonista contro i Dodgers nelle DS, sbatte fuori dal diamante la palla lanciata dal partente di Chicago Jon Lester per il parziale 1-0. Un doppio di Starlin Castro nella quinta ripresa mette apprensione allo "starter" dei Mets Matt Harvey e riequilibra il match, ma nella parte bassa della stessa ripresa un singolo di Granderson che porta a casa lo stesso Harvey, riporta avanti i padroni di casa. Un fuoricampo di Travis D'Arnaud al sesto ed una volata di sacrificio di Granderson al settimo regalano ai "Metropolitans" altri due punti, mentre il "solo shot" di Kyle Schwarber riduce lo svantaggio per i Cubs all'ottavo. Poi sul monte salirà il giovane closer di New York Jeurys Familia che congela il risultato sul 4-2. Anche in gara2 i Mets seguono lo stesso "canovaccio" eseguito nel cordso della partita precedente. Di fronte si trovano il candidato CY Young Award 2015 Jake Arrieta, ma la musica non cambia: il primo inning un doppio di David Wright ed un fuoricampo da 2 punti del solito daniel Murphy portano i Mets avanti di 3-0. I Cubs non riescono a reagire, anzi, nella quarta ripresa subiscono il quarto punto con un singolo di Yoenis Cespedes che riporta a casa Granderson. Noah Syndergaard, partente della franchigia di casa, subisce l'unico punto del match da un doppio di Kris Bryant al sesto inning che porta a casa Fowler, ma sarà un lampo isolato visto che i rilievi Niese, Reed, Clippard e Familia concederanno appena 2 valide e zero punti. Adesso la serie si sposta al Wrigley Field, con i Cubs che saranno chiamati all'arduo compito di rimontare la serie e tentare di vincere il primo pennant di National League dal 1945. Due giovani lanciatori all'esordio in gare di postseason saranno i protagonisti di gara3. Per tornare alla vittoria per la prima volta dall'11 ottobre del 2003, in una gara di NLCS, i Cubs si affidano al partente25enne Kyle Hendriks (0-0 con 5.79 di media ERA e 7 strike-out in 4.2 inning lanciati in gare di play-off). I Mets invece, che si sono aggiudicati il titolo di Lega l'ultima volta nel 2000, si affidano al 27enne Jacob deGrom (2-0 con una media ERA di 1.38 e 20 strike-out all'attivo nel suo primo anno di post-season).
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