Dura poco più di una ripresa il sogno azzurro di battere un' Olanda apparsa nettamente superiore, più potente, più sicura e affidabile. Italia in vantaggio al primo inning, poi al cambio campo tre errori difensivi affossano Richetti che poi deve subire le valide che fruttano ben cinque punti. E il calvario prosegue nelle riprese successive: al terzo Olanda sul 6-1, al quarto il fuoricampo da due punti di Sams vale l'8-1, nuovo fuoricampo, questa volta da tre punti di Curt Smith al quinto e altri quattro punti al sesto con la volata di sacrificio di Balentien il doppio di Smith e la valida di Sams. Al settimo il terzo fuoricampo, di Ricardo contro Yomel Rivera, il quarto lanciatore azzurro dopo il partente Richetti e i rilievi Crepaldi e Fracchiolla.
Diciassette le valide olandesi, solo due quelle dell'Italia, che dopo il primo inning non raggiunge più la seconda. Errori di guanto, errori mentali e soprattutto un approccio negativo, ancora una volta. Eppure Mazzieri aveva provato a scuotere il gruppo e rimescolato in parte le carte: Bertagnon dietro il piatto per Mineo dal primo inning, fuori Reginato e Celli, con Morreale esterno destro. Niente da fare. Ora il giorno di riposo giunge a pennello. E' il momento di staccare e poi ripresentarsi venerdì con la mente libera per le ultime due sfide contro Cuba e Canada. La qualificazione ormai è andata, ma non perderle tutte sarebbe importante per morale e immagine.
Di certo bisogna ammettere che l'Italia a questo livello fa ancora fatica. Mancavano giocatori importantissimi in questa spedizione, ma purtroppo il livello espresso dalla nostra IBL, qui ci sono comunque gli italiani migliori, è decisamente lontano da quello delle altre undici nazionali che partecipano al Premier 12. E bisognerà rifletterci su: la prossima edizione, nel 2019, potrebbe valere come qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo. E l'Italia deve farcela a tutti i costi…
Commenta per primo