A ruota della pubblicazione del mio articolo "La Premier 12 delle sorprese" – che nel finale esprimeva, a commento della prova dell'Italia di Mazzieri, alcune valutazioni personali in prospettiva – c'è stato chi, fra i dirigenti delle squadre di IBL, mi ha scritto dicendo che il campionato 2017 sarebbe stato come auspicavo. Credo chi la propposta l'aveva formulata.
Dal 2017, però! E' stato lì che mi son reso conto che un "subito" forse mi era rimasto nella tastiera. O almeno avrebbe reso il mio pensiero più chiaro. Scrivendo infatti: "Logica vorrebbe che, visto che il prossimo campionato sarà – o dovrebbe essere – su tre partite sempre, obbligarne una al lanciatore di scuola italiana, una aperta a quello italiano di passaporto e l'altra libera" pensavo che "prossimo campionato" fosse sufficientemente chiaro. Quanto deciso all'ultima riunione dei club del nostro massimo campionato prevederebbe infatti per il 2016 tre incontri, due col lanciatore straniero (su un totale di cinque giocatori senza passaporto, tre sostituibili entro la fine della seconda fase) e una con quello di scuola italiana. Ora, quel che volevo – e voglio – dire io è che, visto come sono andate le cose a Taiwan per la nostra nazionale, una federazione seria, oltretutto con un presidente in scadenza di mandato e non intenzionato a ricandidarsi, dovrebbe imporsi. Gli Europei ci sono l'anno prossimo e prevedere di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati è semplicemente assurdo. Quindi lanciatore libero da qualsiasi vincolo in una partita, in un altra l'obbligo dell'Asi, e la terza con sul monte un secondo italiano, volendo non "di scuola". A partire dal primo fine settimana dell'8 aprile che viene.
Se ci sono rischi di rinunce, e di non riuscire a fare un campionato a otto, non saranno sicuramente legati a questo!
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