L'Angel Service si affida a D'Auria e ingaggia Estrada

Non ci sono cambi alla guida della squadra, confermato anche Casolari nello staff tecnico mentre dal Città di Nettuno arriva il primo tassello sul mound

Si inizia a muovere il mercato dell'Angel Service Nettuno City, che ad una settimana esatta dall'avvenuta unificazione con il Città di Nettuno ufficializza due elementi dello staff tecnico e anche il lanciatore partente straniero.

Andiamo con ordine, dicendo che il manager in questo caso “resta” Alberto D'Auria, insieme a Franco Casolari in veste di coach. Si tratta di due eredità dal 2015 proprio dal Nettuno City che peraltro erano ampiamente annunciate. Dall'altro fronte invece viene confermato a suon di numeri Paul Estrada, che lo scorso anno ha militato con i dirimpettai.

Le statistiche sono da top player, perlomeno per il campionato italiano. Infatti troviamo una media pgl di 1,92, con 14 partenze e uno score di vittorie/sconfitte di 4-4. In tutto ha lanciato, nella regular season, per 84,1 riprese concedendo 74 valide (di cui solamente 6 doppi e 3 fuoricampo), 20 basi ma mettendo a segno la bellezza di 103 strike out, vincendo dunque la classifica dedicata davanti a Candelario del Rimini, il quale in compenso ne aveva messi a segno 101 in 68,2 riprese sul mound.

Con Estrada partente, adesso ci si muoverà per coprire gli altri posti vacanti. Sicuramente un rilievo (lo scorso anno nel Città di Nettuno questo ruolo era ricoperto da Montoya) e poi ovviamente in campo e in battuta. Così come dovranno essere ufficializzati anche gli altri componenti dello staff tecnico.

Informazioni su Mauro Cugola 547 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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