Mancano ancora alcuni dettagli, ma secondo le informazioni in nostro possesso la nuova società di Parma avrebbe raggiunto l'accordo con due pezzi da novanta del monte di lancio. Se non ci saranno imprevisti dell'ultimo momento infatti Ronald Uviedo sarà affiancato dal vecchio beniamino del pubblico parmigiano Josè Sanchez e dall'ex sanmarinese Darwin Cubilan. Con loro lo staff tecnico chiude il discorso sul monte di lancio in modo soddisfacente.
Josè Sanchez torna nella squadra che lo ha lanciato nel baseball italiano dopo un anno di assenza. E' stato fermo per un lungo periodo a causa di un infortunio al braccio di lancio che aveva subito nelle ultime settimane della stagione 2014 proprio a Parma. Alla società ha garantito di essere completamente ristabilito e assicurato di volersi rimettere in gioco con grande entusiasmo. Gerali e i suoi collaboratori si augurano di ritrovare il grande lanciatore che dal 2012 al 2014 entusiasmò il pubblico dello stadio Nino Cavalli mostrando un controllo fuori dal comune e una grandissima capacità di miscelare i lanci e rendersi quasi imbattibile per gran parte dei line-up dell'IBL. Se le sue condizioni saranno quelle sperate la squadra ducale potrà guardare con grande fiducia alle due partite riservate ai lanciatori stranieri. Specie se Darwin Cubillan riuscirà a confermare le ottime prestazioni offerte quest'inverno con la casacca degli Oriental de Granada nella lega professionale nicaraguense, a dispetto delle sue 43 primavere. In ventiquattro apparizioni e 29.1 innings lanciati il venezuelano ha ottenuto 17 salvezze e nessuna sconfitta, nessun punto guadagnato. Numeri straordinari per un closer che già nelle cinque stagioni a San Marino aveva ottenuto grandi risultati e collezionato statistiche importanti, rivelandosi una delle pedine fondamentali nei trionfi della squadra della Repubblica. Gerali, ovviamente, punta su di lui per le riprese finali delle due gare riservate ai pitcher non asi.
Archiviato il discorso lanciatori, lo staff dirigenziale del 1949 Parma baseball può dedicarsi alle trattative più spinose. Come noto ormai da tempo, a Parma aspettano ancora la decisione di Leo Zileri, al quale si sta facendo una corte veramente serrata. Nei prossimi giorni è atteso il verdetto finale. A quel punto mancherebbero all'appello ancora tre pedine del futuro scacchiere di Gilberto Gerali: una di queste sarà sicuramente rappresentata da un interbase straniero. Anche in questo caso esiste una trattativa avviata da tempo, ma per concluderla positivamente il club parmigiano dovrà prima mettere necessariamente nero su bianco alcune trattative con potenziali sponsor dai quali attende nel giro di dieci giorni risposte definitive. Gli altri due pezzi mancanti del puzzle dovranno per forza di cose essere due esterni. Uno straniero, che possibilmente garantisca una buona dote di potenza in battuta e l'altro italiano. Pur nella consapevolezza che trovare un giocatore italiano libero a febbraio non è assolutamente cosa agevole.
In ogni caso queste trattative dovrebbero fugare i dubbi sollevati nei giorni scorsi riguardo la partecipazione della squadra parmigiana alla prossima IBL. I dirigenti stanno lavorando giorno e notte per garantire solidità organizzativa ed economica. Le idee sono tante e valide, serve pazienza e, possibilmente sostegno da parte di tutto l'ambiente, perché è in gioco una storia gloriosa lunga quasi settant'anni che tutta la città non vuole e non può disperdere.
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