Probabilmente un campionato di difficile decifrazione come poche volte, quella che inizia questa sera. Una squadra campione d'Italia che ha 14 facce nuove (e una dozzina i nomi in uscita), così, a memoria, non la ricordo. Per quanto poi, alla fine, salti fuori che quello del Rimini è il monte meno nuovo fra tutte, con Ricardo Hernandez, Cubillan e Teran a cambiare solo qualcosa. Partendo perciò dal concetto che, secondo me, sono i lanciatori a decidere, alla fine, un campionato, nemmeno la T&A San Marino è che ci abbia scherzato, con otto nuovi pitcher su undici acquisti. Due ipotesi di lavoro agli estremi, con in aggiunta tre nomi con una storia dietro che hanno scelto la strada che scende dal monte Titano verso la riviera, per approdare in via Monaco.
Novara, Parma, Nettuno – "Uno" più "Due" uguale a City – sono assolutamente tutte da scoprire, da capire. In Italia il precampionato è francamente una cosa di cui si può fare tranquillamente a meno. La Tommasin Padova ha mutato pelle in pratica solo in pedana (Ruiz, Calero, Canache, Rizzo), oltre ad aver scelto Aluffi come manager, al posto di Smith, ma due volte sorpresa è difficile esserlo.
Nebbia, dunque, oggi. Assoluta. Tanto più se ci aggiungiamo un'UnipolSai Bologna dai pochi cambi, manager Frignani per Nanni a parte, ma votata a spostare Infante in terza, che non è pacifico che sappia sul serio se avrà o no Cedeno (invece che Colmenares) all'interbase. E a questo punto con un secondo lanciatore straniero ancora tutto da immaginare: dopo la dichiarazione di aver firmato Ascanio, rilievo "da fare" partente, fin che Rivero da rilievo partente non verrà, salvo cambiare tutto, e non sappiamo il vero perché.
Ma in effetti è stato questo un inverno che è andato così per altri. Eravamo abituati a sentir fare i nomi dei nuovi stranieri dopo averli già visti scendere dall'aereo, o magari anche più tardi. In questo strano mercato 2015-2016 abbiamo invece avuto tante inversioni di tendenza, per questo o per quello. Jimenez a Rimini, appunto Colmenares ed Ascanio a Bologna, Florian e Olmedo a Nettuno, Cubillan a Parma, Wittig e Loasiga a Novara: tutta gente annunciata e nemmeno arrivata. Segno dei tempi?
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