Va agli archivi un primo turno di campionato caratterizzato tutto sommato da un discreto equilibrio, ma che ha avuto come protagonista principale il maltempo. A Padova la pioggia ha costretto gli arbitri a rinviare entrambi gli incontri di sabato alla giornata di domenica, mentre a Bologna, dove si giocava il big.match della giornata tra i padroni di casa e la nuova squadra ducale, il secondo incontro è stato sospeso al terzo inning e ripreso dopo oltre quattro ore, con evidente danno ai muscoli dei giocatori, come evidenziato dagli infortuni subiti dai parmigiani Zileri e Gonzalez. Il terzo incontro si è giocato domenica pomeriggio con entrambe le squadre in condizioni di emergenza.
Dal punto di vista tecnico balza agli occhi un evidente ritardo di condizione di un po' tutte le squadre, in particolare dei lanciatori. Gara-1 tra Parma e Bologna è stata tutt'altro che per palati fini: cinque errori per i ducali, tre per i felsinei. Un po' troppo per l'IBL, ma giustificabile guardando calendario e meteo. I due partenti, Sanchez e Zielinski hanno messo in mostra problemi di controllo e velocità e la loro autonomia non è andata oltre le cinque riprese. Parma ha sprecato una grossa occasione per cogliere all'esordio la prima vittoria stagionale, dilapidando il cospicuo vantaggio di cinque punti accumulato nel primo attacco: subendo tre punti con due out al cambio campo, quando Mirabal avrebbe facilmente potuto chiudere la ripresa senza danni se avesse assistito immediatamente in prima base sulla battuta in diamante di Marval, invece di cercare un improbabile eliminazione in seconda di Infante, dopo aver perso la pallina. Poi al secondo inning Gomez ha fatto sfumare una grande opportunità per aumentare il divario con corridori in prima e seconda e un out, battendo in doppio gioco. Uguale sorte è toccata a Gradali al settimo, quando le basi erano addirittura piene e prima di lui Maestri era andato strike-out. In quella situazione Parma sarebbe potuta tornare in vantaggio dopo essere stata superata nella ripresa precedente. Bologna, che ha avuto un rendimento insufficiente da Marval e Vaglio, ha costruito il suo successo sulla produttività nel box di Ambrosini (3 su 4), Infante (2 su 5), Fuzzi e Liverziani (2 su 4). Il secondo incontro, equilibratissimo, è stato condizionato dalla sospensione di quattro ore al terzo inning, quando Bologna conduceva per 1-0. Alla ripresa del gioco Frignani ha sostituito il suo partente Panerati con Cadoni, mentre Gerali ha ripresentato Uviedo. Entrambi hanno controllato il match, prima di cedere la pallina rispettivamente a Gonzalez (poi sostituito da Santana per infortunio) e a Crepaldi. La differenza era che Parma doveva recuperare e dopo aver fallito al quarto il pareggio con corridori in seconda e terza e un out, non è più riuscita ad impensierire il giovane pitcher bolognese, Bologna invece ha potuto tranquillamente amministrare, pur in una serata difficile per l'attacco (Solo cinque valide, una più di Parma), raddoppiando all'ottavo contro una squadra scossa dal doppio infortunio al suo capitano e al suo lanciatore. Da rilevare che dopo i cinque punti segnati al primo attacco di gara-1, Parma non ha più tolto lo zero dal tabellone per ben diciassette riprese. Gara-3 è stata giocata da un Parma rimaneggiato e da un Bologna con i lanciatori contati. I ducali hanno saltato una caratteristica personale che il tecnico aveva catalogato alla vigilia come "resilienza". In una situazione di difficoltà, con una formazione inventata, solo dieci giocatori, compreso il coach Michele Gerali (uno dei migliori in tutto il trittico) è stata capace di reagire, portarsi sul 4-1 e dopo essere stata raggiunta e superata a metà gara, pareggiare, riportarsi in vantaggio all'ottavo e dilagare al nono. Bologna ha pagato la giornata no dei rilievi Buffa, Crepaldi e Rivero, per altro già utilizzati nel week-end e quindi probabilmente non al top. Al nono inning Frignani è stato costretto a mandare sul monte l'infortunato Sambucci. Conseguenze del ritardo nell'arrivo del terzo pitcher straniero Ascanio e dell'infortunio che ha tenuto Pizziconi lontano dal monte. Gerali può cullarsi il giovane Deotto (sensazionale 4 su 4 e 2 RBI, terzo nella calssifica generale della media battuta con 545 nel week-end), un Gomez finalmente sbloccato (3 su 4 da lead-off), Mirabal, Benetti e il giovanissimo figlio Guido ( due valide e ottima prestazione in prima base). Ma balzano agli occhi anche i tre punti battuti a casa dal fratello Michele. Vaglio e Ambrosino (entrambi a 2 su 4) gli unici costranti tra i bolognesi. Parma festeggia anche lo storico fuoricampo al primo turno nel box in IBL di Lorenzo Gradali e l'altro esordio del week-end, quello del giovane Manuel Piazza, rivelatosi perfetto nell'esecuzione dei bunt di sacrificio. Risorsa. La squadra di Gerali e Zbogar farà però bene a non montarsi la testa: il campionato è lungo e difficile e sicuramente al ritorno troverà un altro Bologna. Il calendario (Novara in trasferta, poi Padova e Nettuno in casa) permette però di fare qualche pensierino all'alta classifica. Dalla quale, per ora, resta staccato il Rimini, deludente nelel prime due partite a Padova. Storicamente le squadre di Munoz partono lente per poi crescere nella seconda parte del campionato, tuttavia il roster assemblato dai nero-arancio non sembra all'altezza di quello che trionfò a settembre. Se gara-1 non fa testo, in quanto omologata dopo il quinto sul 1-0 per i veneti, dove i nero-arancio non sono sembrati competitivi è stato in gara-2. L'infortunio di Bertagnon (frattura ad una mano, fuori almeno quaranta giorni) condiziona non poco. Ma a questo punto non si capisce la scelta di rinunciare all'ingaggio di un ricevitore straniero che magari potesse occupare anche una posizione in campo esterno o in diamante. Baccelli e il giovane Giovannini non sembrano alternative all'altezza. E la scelta di portare a Rimini Noguera, utilizzabile in un solo incontro su tre appare decisamente autolesionistica. Padova beneficia indubbiamente, in questa fase della stagione, del vantaggio di avere un lanciatore straniero più degli altri. Nosti e Chapelli i battitori più costanti e determinanti. Chiusura sulla preventivata tripletta della T&A San Marino contro Novara. Dopo un precampionato difficile, la squadra di Bindi è partita forte. Grandine di punti e valide in gara-1 (16-1) con Poma (4 su 6 e 5 RBI), Ermini, Vasquez (entrambi a 2 su 6 ma con 3 e 2 RBI) e Imperiali (2 su 2 con 4 RBI) decisamente scatenati. San Marino ha sofferto solo al quarto di gara-2 (5-2 finale), quando Galeotti ha dovuto cedere il monte a Florian con un solo punto di vantaggio. Per il resto Novara è apparsa ancora ben lontana dal livello dell'IBL.
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