Comunque vada la Coppa dei Campioni d'Europa cambierà di proprietario. Il Curaçao Neptunus Rotterdam, che l'anno scorso si impose in rimonta nella serie di finale sulla Fortitudo Bologna, ha perso infatti nel derby d'Olanda, per 7 a 11 dai "nemici" dell'L&D Amsterdam.
Lampe 4 su 5, Urbanus 3 su 4 con 3 doppi, Rombley 3 su 5; sette sole le valide concesse dal quartetto formato da Burgersdijk, Hendrix, Ward e de Blok: ecco chi ha fatto la differenza.
Anche battendo meno degli avversari, il Neptunus era riuscito a stare comunque attaccato al risultato fino al 7°, dopo esser andato sotto nel parziale su lancio pazzo e sullo 0 a 2 su errore. Addirittura davanti, con 4 punti al 4° (due singoli, una base, un colpito e il triplo da tre punti di Vernoij, dopo un out a casa), fino al 7°. Sul 3 a 5, diventato 4 a 5 al terzo eliminato del 6°, c'è stato aggancio e sorpasso da parte dell'Amsterdam, che poi la ripresa dopo ha allungato definitivamente, raggiungendo un bottino di valide più vicino al triplo che al doppio del Rotterdam. Il capovolgimento di fronte lo costruiscono Urbanus, Duursma, Lampe (5 a 5) e Drajier (6 a 5).
Al giro successivo big-inning da 5 punti. La sedicesima battuta buona dell'L&D, il fuoricampo da 2 punti di Croes, è stata sostanzialmente quella che ha chiuso la pratica, portando il punteggio su un 11 a 5 irrecuperabile. De tutto inutile l'homer da due di Boekhoudt al 9°.
Per i "Pirati" di Amsterdam domani la finale, con la vincente di UnipolSai – Rimini.
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