Ci fu un tempo in cui l'avevano scritto all'interno delle casacche, quest'anno nessuno lo dice. Nella Bologna del baseball però, è innegabile, la testa va lì: alla possibilità di conquistare la stella dei dieci scudetti. In silenzio, sottotraccia.
Per Rimini, campione uscente, è la 17esima finale (8 vinte), quinta consecutiva. Per la Fortitudo è la nona con quattro vittorie all'attivo. Le due squadre sono di fronte in una serie-scudetto per la quarta volta: due vittorie per i romagnoli (1992 e 2015) una per i bolognesi (2014). E L'anno scorso fu un 4 a 0 che l'UnipolSai vorrebbe assolutamente vendicare.
Per l'una e per l'altra cosa però fra il dire e il fare… ci son di mezzo sette partite.
Per gara-uno Lele Frignani, alla sua prima volta da head coach nelle Italian Baseball Series, pensa a un ritorno al classico. Garantisce che Cedeno, con qualche guaio fisico nelle semifinali, è a posto – magari non al cento per cento – e sarà regolarmente all'interbase. Così come che l'idea è quella di tornare alla rotazione classica sul monte di lancio, dopo aver risolto con un gran Rivero il problema della schiena di Zielinski col Nettuno. Zielinski, appunto, partente domani sera, Panerati sabato. Questo "ufficialmente", perché nulla vieta che si voglia restar coperti.
L'unico dubbio che il manager petroniano si è riservato di sciogliere all'ultimo momento è quello relativo al ricevitore e al battitore designato. Probabile che per l'apertura a casa base possa essere scelto Sabbatani, con Marval DH. Questo per non trovarsi poi magari nei guai, in caso di necessità di cambi forzati, con Russo o Fuzzi già nella formazione di partenza.
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