Vittoria in più di cinque ore per giocare sei riprese per la Fortitudo Bologna, che si cuce così sulle casacche la stella dei dieci scudetti nella sua storia. Un titolo conquistato con un quattro a due nella serie, alla fine di una gara-sei vinta per 2 a 0 ma rovinata dalla pioggia.
Un 2 a 0 decretato alle 2.05 di oggi, dopo due interruzioni interminabili per il campo allagato, di quella partita già rinviata sabato per il maltempo.
Nel recupero di ieri sera tutto era filato liscio fino a un eliminato dalla fine della quinta ripresa, quando un'altra bomba d'acqua si è abbattuta sul Gianni Falchi. Il parziale era sul 2 a 0 per l'UnipolSai, andata due volte a punto su doppio di Vaglio – dopo un singolo di Marval e una base conquistata da Sambucci – sul partente del Rimini Hernandez. Questo mentre Searle, aveva fermato a zero valide l'attacco ospite fino alla sospensione.
Gli addetti della squadra bolognese, e i volontari biancoblù, hanno lavorato sodo, e in poco meno di due ore hanno rimesso in sesto il diamante, consentendo la ripresa dell'incontro a cinque minuti dalla mezzanotte.
A quel punto sulla pedana di casa Rivero, sul quale i romagnoli campioni uscenti hanno ottenuto la loro prima e unica valida, un singolo interno di Desimoni, annullato da un doppio gioco Infante-Vaglio-Sambucci. Sul monte del Rimini invece Padron, che ha subito da Infante la quinta valida di squadra, prima che di nuovo la pioggia costringesse le squadre a rifugiarsi nei dugout.
Sul 2 a 0 e partita valida, quando la mezzanotte era passata di circa una ventina di minuti, diversa la spinta a rimettere in sesto il terreno di gioco da parte bolognese. Meno gente ad indaffararsi. Ma anche così, alle 2.05, si sarebbe potuto tornare a giocare, quando è ricominciato a piovere, con conseguente decisione degli arbitri mettere la parola fine all'incontro, alla serie, ed assegnare lo scudetto all'UnipolSai.
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