Europei sotto la lente, una sfida "chiusa" fra 3 squadre

Ventiduesimo titolo per l'Olanda. Partite non facili per nessuno: due vittorie agli extrainning per i tulipani, ma anche le altre – Italia e Spagna incluse – hanno dovuto faticare. Il bresciano Noguera ha impaurito azzurri e olandesi

Il titolo europeo all'Olanda per la 22esima volta in oltre 60 anni, da quando si tenne la prima edizione del torneo continentale ad Anversa nel 1954. Ma non è stata una passeggiata per i tulipani che hanno avuto bisogno di 10 inning per battere di misura le due avversarie mediterranee, 3-2 la Spagna nella finalissima e Italia 6-5 nel secondo turno. Gare difficili per tutti in questo Europeo 2016, visto che nel penultimo giorno gli iberici hanno battuto la Germania 3-0 (dopo sei riprese senza valide) e gli azzurri hanno superato 3-2 la Repubblica Ceca (all'ottava ripresa aveva recuperato dopo le base piene e con due boemi rimasti in base). Anche il Belgio aveva portato la stessa Repubblica Ceca ai supplementari (4-3) nel duello cruciale di giovedi.
Per i due eterni rivali, Olanda e Italia, ad Hoofddorp la bestia nera è stata la Spagna, o più precisamente il lanciatore venezuelano Antonio Noguera, attualmente in forza al CUS Brescia nella serie A italiana. Noguera sapeva già prima del play-ball che sarebbe stato schierato come primo rilievo. E' successo nella terza ripresa contro l'Italia: Noguera ha frenato fatalmente gli azzurri sull'8-3. Ed è successo quasi lo stesso nella finale contro l'Olanda: avanti 2-0 dopo due riprese, gli olandesi si sono trovati davanti Noguera sul monte che ha infilato subito tre strike-out di fila nel terzo inning (Smith, Boekhoudt e Kemp). La Spagna pareggiava all'ottava ripresa sui lanci del e–Major olandese Martis, ma il closer Van Mil risultava decisivo al nono e al tie-break, senza concedere né punti né valide. La Spagna cedeva poi con una base al primo battitore olandese e un singolo a De Caster, miglior hitter del torneo.
Durante l'Europeo, le telecamere di Ziggo si sono soffermate per catturare le immagini delle singole partite ma nessuno dei paesi partecipanti, nonostante l'invito della federazione olandese, ha deciso di accaparrarsi i diritti. Tutte le 8 gare degli orange sono invece arrivate nelle case degli olandesi. Inclusa la finale programmata alle 17 poiché Ziggo puntava su due grandi attrazioni della domenica sportiva: la Formula 1 da Singapore e la finale del baseball europeo da Hoofddorp. Cosi i tifosi olandesi hanno cambiato da Max Verstappen (19) verso Rob Cordemans (41).
E l'Italia? Ho visto una squadra che aspettava l'arrivo di Luis Lugo, che continuava vincere nei play-off negli Stati Uniti e però non è arrivato. E' stata data quindi priorità a un lanciatore che militava in un campionato estero, invece che ad un altro giocatore della IBL oppure della serie A. Tra i lanciatori azzurri presenti a Hoofddorp, molto bravo è stato il partente Luca Panerati contro la Francia (rilevato al sesto inning in vantaggio 3-0 con un eliminato, dopo aver concesso la terza valida, un doppio). Ho parlato con lui dopo la gara e chiedevo se era stanco al momento della sostituzione. Aveva 76 lanci nel braccio, era in forma ma il manager ha preferito cambiarlo. La gara è stata vinta 6-3 dall'Italia, Mazzieri ha chiamato dal bullpen Teran, Da Silva e Pugliese. Quest'ultimo, aggiunto nella lista degli azzurri alla vigilia dell'Italian Baseball Week, è stato schierato anche nell'importantissimo incontro con la Spagna: nell'ultima ripresa, per cercare di frenare l'attacco iberico, ha però concesso 4 punti decisivi, uno da Guillorme e 3 grazie al fuoricampo di Angulo. Anche nella gara decisiva contro l'Olanda, Pugliese non era utile alla causa, concedendo il punto del pareggio nel nono inning e 3 punti della sconfitta nel decimo. In futuro, quindi, a mio avviso potrebbe essere meglio puntare su lanciatori in "attività". 

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E' corrispondente dall'Olanda per Baseball.it e per Mister-Baseball.com. ma segue le vicende del baseball e softball italiano anche per i siti olandesi Honkbalsite.com e Softbalsite.com. In passato, Pim Van Nes ha collaborato con la testata "Tuttobaseball" e con le riviste olandesi "Inside" e "Honkbal en Softbal Nieuws". Nel biennio 1984-1985 ha contribuito all'Enciclopedia del Baseball di Giorgio Gandolfi e Enzo Di Gesù realizzando uno speciale di 5 pagine sulla storia del baseball in Olanda. Tra il 1982 e il 2005, ha svolto la sua attività professionale presso le Ambasciate olandesi di Parigi, Kuwait City, Cairo, Algeri, Rabat, Ankara e Dubai.  

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