Non sono i Nomadi, ma il vicepresidente e direttore sportivo del Padova, Marco Flores D'Arcais, a dirlo: "Noi non ci saremo. Non in una IBL come quella di quest'anno. Troppo dispendiosa. Come ha detto il presidente Tommasin: non c'è il perché. Per un campionato zoppo, fermo per noi per un mese, con in giugno una giornata giocata. Se qualcosa cambia, vedremo, sentiremo il 9 ottobre a Tirrenia".
Il presidente ha detto basta.
"Assolutamente no. Continuerà ad essere il presidente, dopo aver dato tanto, ha solo messo il limite alla spesa che è disposto a sostenere, e questo vuol dire che un'IBL così 'cara' va fuori dalle nostre possibilità"
Che IBL dovrebbe essere, per il Padova, per esserci?
"Allargata, con meno stranieri (tre visti massimo) e più italiani in campo, con Asi solo chi è veramente di scuola italiana, chi abbia iniziato in Italia nelle giovanili, non che lo diventa perché ha giocato sei anni nel nostro campionato. Non una IBL con tre partite, che sono assurde, se fini solo a sé stesse. L'ideale poi sarebbe allargata, raccogliendo adesioni di qualche squadra di serie A Federale, ma per questo bisogna prevedere minori costi, non i 50 mila euro di spese fisse, quelle delle tasse gara di una IBL, quando con la stessa cifra ci stai dentro a fare una A Federale tutto compreso. Certo i livelli di gioco sono diversi, e non ci sono abbastanza giocatori italiani, ma questi dobbiamo cominciare a pensare a costruirceli in casa. Ma il livello poi per chi? Per quale pubblico? Per quello che non c'è?".
Un'ultima domanda, che non c'entra niente su quel che ci siamo detti fin qui, con chi sta il Padova, guardando agli attuali – tre, quattro – candidati alla prossima presidenza della Fibs?
"Premesso che io sapevo solo di tre – Fochi, Antolini e Marcon – e che il mio è un parere personale non avendo ancora in società presa in considerazione la scelta, io voterei Antolini".
Commenta per primo