Giuseppe Bataloni ha un lunghissimo e brillante curriculum nel baseball e softball italiano, come giocatore, tecnico e dirigente federale: negli ultimi anni si dedica con grande dedizione a vari progetti, in particolare agli appassionati della squadra amatoriale dei Red Foxes di Roma, di cui è un pò il Deus ex machina, allenando e formando giocatori ed allenatori. Avendo trascorso oltre 60 anni sui diamanti, si è reso conto che ci sono alcuni aspetti "critici" che rendono difficoltoso il diffondersi di queste attività sportive, a meno che non sia presente, tra la gente, una cultura di base ben consolidata.
Quali pensi che siano le difficoltà principali per la diffusione del baseball in europa ed in italia?
Innanzitutto la conformazione del campo, che è cosi singolare che può essere utilizzato solo per praticare il Baseball e il Softball: un campo a dimensione rettangolare può invece essere polifunzionale. Inoltre, per un diamante è necessario aggiungere anche i costi di manutenzione, che non sono indifferenti e, spesso, superiori a quegli degli altri sport. Un altro aspetto importante è la difficoltà delle regole: sono numerose e complesse tanto che, talvolta, non tutte sono conosciute dagli stessi praticanti. Quindi di fatto rallentano la comprensione e l'apprendimento dello svolgimento della gara. Il nostro pubblico,poi, è abituato, ad assistere ad un susseguirsi contemporaneo di azioni tra difensori ed attaccanti. Nel baseball e softball , questo non accade. Spesso questo è un motivo che fa dire ai non esperti la famosa frase: ma tu batti o lanci? Il fattore forse più penalizzante, specialmente nell'era dei media, è la lunghezza in termini di tempo di una gara, specialmente a certi livelli di gioco. Alcune settimane fa, negli USA, si stavano disputando le partite di post season: in una di queste settimane ci sono state 3 partite che sono durate 5-4-4 ore. Un tempo enorme, se non ci fosse quell'interesse di cui accennavo più sopra. Un incontro sportivo, oggi,ai nostri tempi, non dovrebbe superare le 2-2,30 ore. Infine un altro fattore critico è la necessità per disputare una partita è di avere quel determinato numero di giocatori (non possono essere di meno) e questo oggettivamente è un fattore limitante. Per alcuni sport sono state inventate versioni ridotte, che perpetuano lo spirito dello sport di origine: calcetto, beach soccer, rugby a 7, beach volley, basket 3 vs 3.
Perchè hai sentito l'esigenza di apportare delle variazioni al nostro sport?
Per renderlo più fruibile per tutti ho suggerito innanzitutto l'introduzione del Wiffle Ball. Questo gioco interviene su molti fattori: sulle dimensioni del campo, sulla sicurezza, sulla semplicità del gioco, sul numero dei giocatori (da 3 a 5), sulla possibilità di giocarlo in qualsiasi stagione, sui costi; infine è un ottimo strumento di allenamento per alcuni aspetti del cugino più evoluto, quindi favorisce la cultura di comprensione per la versione più professionale. Ho voluto anche introdurre piccole variazioni regolamentari che offrono equità-valorizzazione di alcuni aspetti del gioco (oggi non considerati) e contenimento del tempo di esecuzione degli incontri.
In che cosa il baseball/softball a 21 si differenzia da ciò che già conosciamo?
Nella versione a 21, entrambe le squadre hanno un eguale numero di lanci da giocare sia in difesa che in attacco, appunto 21 lanci. Al ventunesimo lancio si alterna la fase di attacco e difesa delle squadre. Ai fini del punteggio finale vengono valorizzati i corridori che sono rimasti in base (LOB). Quando accade questo? Nel caso di pareggio nell'ultimo inning. Si possono scegliere due strade a seconda del livello di gioco. Soluzione non competitiva: la squadra che ha il più alto numero di LOB vince l'incontro. Soluzione competitiva: in un inning supplementare(da 21 lanci) vengono posti sulle basi i LOB, offrendo loro una seconda opportunità di segnare. Vince chi ha segnato di più o chi ha più LOB sulle basi
Da dove hai tratto l'ispirazione?
L'idea è maturata nel tempo ma lo spunto me lo ha dato un articolo su un giornale sportivo italiano che parlava di baseball. Mi piace molto sperimentare e nei Red Foxes, la squadra che alleno ormai da anni, abbiamo cercato sempre di innovare, approciandoci anche al wiffleball ed addirittura al Pesapallo, il baseball finlandese… ed ora a questa versione a 21 lanci.
Quali sono i benefici che se ne possono trarre?
Il tempo della partita è molto più contenuto, i lanciatori hanno un carico di lavoro ben definito e sono meno sfruttati. Quindi potrebbe avere riflessi positivi sulla rotazione e sul tipo di preparazione. La valorizzazione dei LOB ai fini del punteggio finale ha riflessi migliorativi sia sulla fase di difesa che in battuta: elimina la base intenzionale che è un non gioco e tende a contenere le basi su ball. Infine vi è una ricaduta positiva sulla compilazione dello scorer che offre maggiori elementi di conoscenza sulla prestazione dei giocatori.
Pensi che il nostro mondo sia pronto per recepire una versione "innovata" del nostro sport?
Questo è più difficile da stabilire, ma a certi livelli di gioco potrebbe essere recepito con interesse perché, come ho detto interviene sui tempi della gara, sul carico di lavoro dei lanciatori etc. In generale c'è poca ricezione delle novità, così come in tanti altri sport, ma bisognerebbe provare sempre a innovare.
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