
Perché l'inusuale formula adottata per l'IBL 2016? Due gironi di sola andata, quindi un girone unico continuando con la classifica acquisita, e infine playoff. Semplicemente per giocare qualche partita in più, nell'anno in cui si torna dai tre ai due incontri settimanali. Solo che da una buona idea stava per venir fuori un pasticcio assurdo.
Fra le tre proposte esaminate all'inizio (girone unico di andata e ritorno con playoff e Coppa Italia alla fine, girone unico di andata e ritorno con playoff e Coppa Italia nel corso della stagione – probabilmente la migliore – e girone unico andata e ritorno con seconda fase su due gironi di sola andata e playoff) era sul punto, infatti, di passare l'ultima. La formula originale però prevedeva che dopo la prima fase a girone unico, nella seconda, su due gironi da quattro di sola andata, si ripartisse da zero. Col risultato che, in pratica, i nomi delle quattro semifinaliste sarebbero stati decisi in tre fine settimana e sei partite, e i primi 28 incontri sarebbero serviti unicamente a stabilire la composizione dei due gironi della seconda fase e decisivi solo in caso di arrivi alla pari.
A parte la possibilità, paventata da qualcuno, di squadre fatte "sul serio" a quel punto, praticamente un precampionato che sarebbe durato da metà aprile al 22 luglio! In sostanza un invito a cominciare ad andare allo stadio da lì in poi.
Fortunatamente, un attimo prima del patatrac, di un qualcosa pensato dagli stessi club a dicembre che non andava qualcuno se ne è accorto. Qualcuno diventato qualche due. Ed è venuta fuori così la decisione di cui abbiamo scritto all'inizio.
Forse però anche pensandoci un po' in fretta. Perché adesso il rischio è che fondamentale alla fine possa essere la differenza fra aver affrontato due volte in più (nella prima fase) Unipolsai, Nettuno Baseball City, Parma Clima e Padule invece che Rimini, T&A, Tommasin e Novara.
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