Maikel Caseres, un cubano per i Pirati

La società riminese ha scelto l'utility player caraibico per completare il proprio roster da affidare a Paolo Ceccaroli

Diciamo la verità, i tifosi dei Pirati avevano realmente pensato di rivedere Alex Romero con la casacca neroarancione. E per un periodo, almeno fino a Natale, i contatti telefonici tra il bomber venezuelano e il presidente Zangheri erano frequenti. Poi però il Pres e lo staff tecnico hanno analizzato attentamente la situazione, hanno valutato i pro (indubbia classe ed esperienza di Romero) e i contro, che alla fine hanno preso il sopravvento. Quali erano le sue condizioni fisiche dopo l'intervento al ginocchio? Non dimentichiamo che "Ciga" vuole una squadra rapida e veloce, in attacco e in difesa. E se le sirene messicane fossero suonate ancora per Romero? Sia come livello tecnico che sul piano economico, il baseball italiano non può competere. E infine, Rimini cercava un giocatore con determinate caratteristiche difensive, un jolly che nella squadra pensata da Ceccaroli partirà come esterno ma che può cavarsela, e bene, anche in diamante. Un Willy Vasquez per intenderci.

Ed è così che l'esperto del baseball caraibico, Pier Paolo Illuminati, ha scovato Maikel Caseres. Un cubano a Rimini non è una primizia ma neanche una consuetudine: nel recente passato si sono visti Enorbel Marquez e Laidel Chapelli, oppure bisogna tornare indietro di 21 anni quando arrivò in riva all'Adriatico Leonel Moa, il prima base dall'espressione triste ma dalla potenza devastante che vinse la classifica di media battuta nel 1996 con .457. Tornando a Caseres, 33 anni, la sua carriera professionistica inizia nel 2007 a Cuba dove ha giocato per la squadra dei Sabuesos de Holguin nel massimo campionato cubano (Serie Nacional) per otto stagioni consecutive fino al 2014. In 639 partite ha battuto 725 valide di cui 94 doppi, 25 tripli e 23 fuoricampo per una media di. 307 e 200 rbi. Nell'inverno 2015 viene ingaggiato dai Bravos de Margarita e chiude a .371 nel box.

Nell'ultima stagione invernale viene firmato per la sua prima volta in carriera dagli Indios del Boer nel campionato nicaraguense e chiude le 30 partite di regular season giocate da lead-off con 48 valide e la media di .393, seconda solo a quella dello scatenato Vasquez. La sua avventura si ferma in semifinale quando i suoi Indios Boer perdono 3-1 contro i Gigantes de Rivas guidati in pedana dall'altro neo pirata Rosario.

Informazioni su Carlo Ravegnani 286 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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