Benvenuta Staranzano! Il baseball ciechi sfonda la linea dell’Isonzo

Con l'ingresso dei Ducks guidati da Renato Carraro, l’AIBXC apre al Nord-Est e porta a 9 le formazioni partecipanti al prossimo campionato. Cambia il regolamento: più corsa sulle basi, in conformità alla versione tradizionale

Tra meno di un mese, con uno stuzzicante "derby della Madunina" tra Lampi e Thunder's Five, seguito dalla sfida tra Bluefire CUS Brescia e Fiorentina BXC, prenderà il via il XXI° campionato italiano di baseball per ciechi. Stagione 2017 che presenta diverse novità, a iniziare da un regolamento nuovo di pacca, approvato lo scorso autunno dal Comitato Tecnico e ratificato a gennaio dal Commissioner Malaguti, che avvicina ulteriormente il nostro "batti&corri"al baseball tradizionale mediante l'adeguamento a quest'ultimo delle misure della corsa sulle basi. Baseball per ciechi sempre in fermento, quindi. Un'espansione costante, in Italia come all'estero, che in questo 2017 saluta con entusiasmo l'ingresso nel torneo dei Ducks di Staranzano (Gorizia). E' la nona formazione iscritta al massimo campionato, inserita nel Girone Ovest insieme a Lampi, Thunder's Five Milano e i campioni d'Italia dei Patrini Malnate. La matricola bisiaca, in rappresentanza di un territorio che da sempre affonda le proprie radici in una cultura e tradizione di successo legata a baseball e softball, è stata inserita all'interno della celebre Staranzano Baseball Softball Club. Il club giuliano nata nel lontano 1968, affiliato alla FIBS 3 anni più tardi, si costituì grazie alla passione di un gruppo di giovani innamorati di baseball, i Mitici Scarpantibus, a cui dobbiamo la comparsa di mazze, guantoni e spike sui primi diamanti in terra rossa apparsi lungo la linea dell'Isonzo.
Staranzano e la vicina Ronchi dei Legionari riuscirono comunque a ritagliarsi da subito un ruolo di prestigio nel panorama del baseball italiano, specie nelle categorie Ragazzi, Allievi e minibaseball, trionfando ai massimi livelli nel softball nazionale ed europeo grazie ai frequenti exploit delle proprie "ragazze vincenti", Cadette, Under 21, che si aggiungono alla formazione Seniores che milita nell'ISL.
Da quest'anno, il piccolo comune isontino tenta la strada del successo anche nel baseball ciechi. L'attore principale del sodalizio nato ufficialmente l'11 luglio dell'anno scorso tra A.S.D. Staranzano BC e gli amici non vedenti è stato il Presidente dell'Associazione AUSER della Provincia di Gorizia, Franco Buttignon, personaggio solo apparentemente burbero e schivo, anch'egli contagiato 40 anni orsono dal vento di passione per il baseball che incendiò Carso e Bisiacaria.
Dopo un'apparizione in diamante ahinoi troppo fugace, troncata da complicazioni di salute, sotto la guida illuminata di Carlos Guzman, Buttignon decise di mettere passione ed esperienza al servizio della comunità locale. E poiché Franco ha da sempre amato le sfide impossibili, prediligendo di gran lunga eventi di sensibilizzazione e solidarietà concreta a passerelle glamour e discorsi ufficiali di circostanza, in occasione del 25esimo anniversario dell'AUSER (ottobre 2014), Franco Buttignon ha proposto a concittadini e corregionali una dimostrazione di baseball ciechi sul Comunale della sua Staranzano.
La manifestazione, sotto gli occhi curiosi dei principali rappresentanti delle Istituzioni comunali, provinciali, regionali e sportive, ha riscosso un successo del tutto insperato per presenza di pubblico e cassa di risonanza territoriale, convincendo il Presidente AUSER ad insistere in una scommessa personale che gli era valsa l'etichetta di "pazzo visionario" nell'intera provincia di Gorizia. Nei successivi due anni, Buttignon ha creato una task force che ha tastato minuziosamente il terreno friulano, sino a Trieste, nel tentativo di valutare concretamente la possibilità di formare una squadra di baseball ciechi in grado di rappresentare degnamente l'orgoglio dell'impervia terra giuliana.
A fianco di Buttignon, si è subito schierato il fratello Luca, oggi assistente in seconda e preparatore atletico dei Ducks, ma soprattutto il grande amico Renato Carraro, ex-Alpina Trieste (1980), successivamente a Ronchi, compagno d'avventura di Giordano Gregoret, Mario Minetto e Gary Schenone, passato illustre da giocatore e skipper dei giovani New Black Panthers. A Carraro è affidato oggi il timone degli Anatroccoli ciechi, una responsabilità che tuttavia elettrizza notevolmente Renato, raggiunto in esclusiva da Baseball.it.
"Ricordo ancora l'entusiasmo endemico dopo quella demo del 2014 come i successivi clinic organizzati insieme a Franco rivolti a curiosi, appassionati, vedenti ed ipovedenti, perché il lavoro andava avviato dalle fondamenta".
"All'inizio fu durissima " prosegue Carraro. "Credo però che la molla definitiva sia scattata nel settembre 2015, quando decidemmo di ospitare a Ronchi il Girone di Qualificazione alla fase finale di Coppa Italia, invitando le squadre lombarde dell'AIBXC. Si sono così fatti avanti i primi giocatori, allenatori e assistenti. Sempre accompagnato da Franco, partimmo poi in tournée presso diverse sezioni dell'Unione Italiana Ciechi regionale da cui non abbiamo ricevuto l'appoggio e la collaborazione auspicati nell'opera di reclutamento atleti.
E' lo stesso Buttignon a proseguire il racconto di questa splendida favola di provincia. "A gennaio 2016 sono partiti gli allenamenti al coperto, nella Palestra comunale di Turriaco, che hanno coinvolto un buon numero di ciechi provenienti da diverse province, proseguiti in primavera sul campo di Staranzano, grazie anche al sostegno dell'Amministrazione Comunale".
Il lieto fine è stretta attualità: i Ducks sono stati presentati a Settembre 2016, in coda ad una gara dimostrativa giocata contro una selezione mista di atleti AIBXC. Battesimo agonistico ufficiale quattro mesi fa, Torneo di Fine Stagione a Casteldebole, in cui i friulani hanno già espresso grinta da vendere e qualche individualità interessante.
Chiudiamo con qualche indiscrezione succulenta strappata a Carraro sul roster che dal prossimo 25 marzo sfiderà le 8 formazioni del nostro campionato (debutto di fuoco al Gurian Field contro i Patrini tricolore).
Tra gli assistenti, da sottolineare l'ottimo lavoro alle palette di Lucio Bertonia che darà una mano concreta a Luca Buttignon, mentre tra i ragazzi, Davide "Diaframma" Moreschi è certamente il giocatore con maggiore esperienza, considerato un punto di riferimento tecnico, mentale e di coesione in virtù di 4 stagioni giocate ad altissimo livello tra Lampi, Patrini e Thunder's Five in cui Davide si è cucito sul petto due scudetti e una Mole's Cup.
Fra i possibili candidati al premio di Rookie dell'anno, Carraro propone come anticipazione il nome di Domenico Mastrangelo, originario di Campobasso, triestino di adozione, vero guerriero, stazza fisica invidiabile, talento naturale da vendere, parola di skipper.
Chiudiamo con una menzione d'onore per il talent scout della squadra, Nicolò Finocchiaro, docente di informatica e corsi di centralino presso l'Istituto dei Ciechi Rittmeyer di Trieste, dedicato completamente all'opera di reclutamento nuove leve. Stuzzicato su aspettative e possibili obiettivi dei Ducks all'interno di una rookie-season che si preannuncia comunque elettrizzante, Buttignon ci mostra ancora una volta la propria sincerità.
"Ma che obiettivi del piffero, va là… Ci manca esperienza, non abbiamo riscontri oggettivi. Sarà un anno di apprendimento totale… Attenzione però, i Patrini insegnano: il talento può esplodere in ogni momento, senza preavviso, basta trovare la chimica giusta"…

 

Informazioni su Matteo Briglia 180 Articoli
Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

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