«Lavorare bene, stare in partita, vedere quello che viene». Paolo Minozzi, manager del Padule Sesto Fiorentino, matricola di Ibl, ha le idee chiare su quello che aspettarsi da questa storica prima volta della società fiorentina nella massima serie. Il tecnico grossetano (bronzo in Coppa Campioni 2008 con il Bbc Grosseto e scudetto di A 2015 con l'Enegan Grosseto) affronta questa avventura a cuor leggero, sapendo che la sua squadra ha tutto da guadagnare dall'esperienza. In un campionato per l'ultima volta senza retrocessioni, il team del presidente Becchi può mettere le basi per una lunga militanza nel torneo dei big.
«Prima di tutto – prosegue Minozzi – abbiamo come obiettivo di mettere in mostra un buon baseball e, si sa, alla fine il buon gioco paga. E' una stagione di rodaggio anche per la società, che deve cominciare a entrare in questo nuovo meccanismo».
Il Padule parte insomma con la mentalità giusta di chi crede di poter dire sempre la sua e di far tesoro dalle terribili sfide contro le grandi del baseball italiano. «La nostra squadra – secondo Minozzi – si può confrontare con chiunque anche se ci sono delle differenze tecniche con la maggior parte delle partecipanti».
Quali sono i pregi di questo gruppo? «I miei ragazzi si stanno dando da fare, come hanno dimostrato in precampionato, hanno tanta voglia di emergere e siamo un gruppo affiatato, pronto a sacrificarsi sull'altare della squadra».
E di contro quali sono i difetti? «Il più grande è l'inesperienza. Molti degli atleti nel roster affrontano per la prima volta un livello altissimo ed è logico che inizialmente si troveranno in difficoltà». Il presidente Romano Becchi ha deciso di fare pochi ritocchi alla squadra proveniente dalla serie A, compreso l'esterno centro cubano Scull. Ad allungare il roster sono infatti arrivati Ramirez dallo Junior Grosseto, Faticanti dalla Fiorentina, Neri da Nettuno e Ricci da Anzio. In sostanza non si è voluto snaturare lo spirito della famiglia, decisivo per i successi nella seconda divisione.
Minozzi è pronto a scommettere anche sul big della squadra, il terza base cubano Yordanis Alarcon, sbarcato in Toscana, dopo una vita passata sul diamante di Las Tunas. Cubano anche l'esterno centro Scull, contermatissimo.
«Attenzione a Jesus Parra, è un lanciatore duro». Tra l'altro Minozzi ha toccato con mano il valore di Parra: nel 2015, l'anno dello scudetto con Grosseto, fu proprio il lanciatore venezuelano, all'epoca in maglia Foggia, ad infliggere l'unica sconfitta ad Angel Marquez. E per agevolare il compito del suo nuovo straniero, Minozzi gli ha affiancato Carlos Rodriguez, che ha fatto ottime cose nel 2016 a Macerata.
IL ROSTER 2017 DEL PADULE SESTO FIORENTINO
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