La Tommasin Padova costretta a una prima parte di campionato tutta in trasferta. Lo stadio Plebiscito è stato infatti chiuso da un provvedimento del Comune di Padova, dopo – forse – un servizio di "Striscia la notizia" dello scorso 17 marzo, e un esposto ai carabinieri di un automobilista colpito al lunotto da una pallina mentre passava su un foul ball.
Il problema è decennale, ma i fuoricampo, salendo di categoria sono aumentati. Lo stesso club aveva già fatto presenta da tempo il problema, al quale era stato sostanzialmente promessa una soluzione alzando le reti di protezione. Dopo la segnalazione, il Commissario Straordinario del Comune, ha disposto ieri la sospensione di tutte le attività nell'impianto. Questa mattina era già in agenda un incontro dei dirigenti del Padova con il Dirigente del Settore Sport e Lavori Pubblici, al quale hanno partecipato anche il Presidente della Federbaseball Marcon e il Commissario Straordinario dottor De Biagi, che ha portato almeno allo sblocco della situazione per quel che riguarda gli allenamenti (oltre che le attività giovanili e il softball). "L'utilizzo dell'impianto per gli incontri della massima serie di baseball – riporta un comunicato appena diramato della FIBS – sarà possibile entro la prima decade di giugno, dopo l'effettuazione dei primi, indispensabili lavori per la messa in sicurezza dell'impianto stesso. Il Comune di Padova ha inoltre presentato un progetto per ulteriori adeguamenti che verranno eseguiti successivamente al fine di chiudere definitivamente una questione aperta da diversi anni".
Intanto la Tommasin sta valutando due possibili alternative: se giocare in trasferta fino a che tutto sarà sistemato, oppure disputare i propri incontri casalinghi nel frattempo in calendario – fino a metà giugno – a Vicenza o Verona. Potrebbero però esserci problemi di illuminazione nel primo caso e di "sovraffollamento" nel secondo: la società sta valutando.
Commenta per primo