Rimini ha cambiato look per tornare sul trono

"Ho costruito una squadra per vincere": così lancia la sfida il Presidente Rino Zangheri che ha affidato il timone a un "Pirata doc" come Paolo Ceccaroli

L'umiliazione subita nella finale scudetto a Bologna non poteva essere il mio ultimo atto e così ho deciso di andare avanti, costruire una nuova squadra e vincere ancora”. Parole e musica di Rino Zangheri, per tutti il “pres” del Rimini Baseball, che si appresta a vivere la sua 45esima stagione alla guida dei Pirati. Una vera e propria rivoluzione tecnica quella decisa dalla società riminese, che dopo anni di tecnici stranieri si è affidata a un manager di scuola italiana, anzi riminese doc come Paolo Ceccaroli. E il “Ciga” atto terzo, dopo le prime due esperienze da giocatore, ha contagiato pure Elio Gambuti e Andrea Evangelisti pronti a dare una preziosa mano al neo manager che ha confermato nello staff Illuminati, Heredia e Palumbo.

Ma le novità non finiscono certo qui, perché è quasi tutta nuova anche la squadra, soprattutto a livello difensivo e mazza in mano. Attualmente, con Di Fabio in recupero dopo un problema fisico che l'ha bloccato nell'ultimo mese, è cambiato tutto il line-up che aveva cominciato la scorsa stagione. Desimoni, Retrosi e Caradonna sono tornati ai loro lidi, Flores, Ramos e Babini hanno cambiato casacca, Mayora e Camargo hanno fatto ritorno a casa. Tanto ruota dunque attorno a Infante, quello che Zangheri considera il suo grande colpo di mercato, molto però dipenderà anche da quanto Federico Celli, tornato stabilmente a Rimini, riuscirà a incidere in un “nove” che al momento lo vede nella delicata posizione di “cleanup”, ruolo che finora ha svolto egregiamente in pre-campionato.

Le sicurezze si chiamano Duran e Bertagnon, la novità il cubano Caseres, prezioso utility, le scommesse Garbella e Malengo già apprezzati comunque nell’Ibl, la solidità difensiva dovrà essere garantita anche da Zappone, dal rientrante Noguera e dallo stesso Di Fabio, in una squadra dove contatto nel box e corsa sulle basi saranno le priorità.

E poi il monte, un reparto con poche novità, se non per l'addio dopo parecchi anni a Corradini che in realtà avrebbe trovato poco spazio: al top fisicamente, il bullpen dei Pirati sembra tra i più forti dell'Ibl, se Rosario confermerà cifre e curriculum che l’hanno accompagnato in Italia e un terzetto affidabile come Richetti, Escalona e Teran per la gara Asi. Attenzione comunque anche al giovane mancino e figlio d’arte Di Raffaele, positivo in pre-season.

IL ROSTER 2017 DEL RIMINI

 

Informazioni su Carlo Ravegnani 286 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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