Si ricomincia. Sulla Italian Baseball League si alza di nuovo il sipario. Ma sarà l'ultima volta. Perché, come sottolineato dal presidente Marcon a Milano, la formula non è perfetta e da giugno partirà la girandola di consultazioni per valutarne una che valga fino al 2020. IBL, quindi, progetto chiuso ma intanto giocatori, tecnici, dirigenti, arbitri scendono in campo da stasera per tener viva una tradizione che da 70 anni, tra alti e bassi, scalda i cuori di tanti appassionati. Bello constatare che nonostante incertezze e difficoltà il fascino del diamante resta immutato. Per questo non ci siamo lanciati in impronosticabili risultati ma abbiamo voluto presentare "l'ultima IBL" in modo diverso, associando ad una lettera dell'alfabeto un tema di riferimento per la stagione 2017 che scatta proprio oggi.
A come Auguri – Si riaprono i giochi, si torna a fare sul serio. In diamante. Tutti insieme appassionatamente. Aspettando la voce dell'arbitro capo per il classico play-ball. Cosa aggiugere? Auguri a tutti e buon campionato.
B come Baseball – E' amore, passione, emozione, è gioia e dolore al tempo stesso. Fa scorrere lacrime, fa sorridere, aggrega e fortifica, aiutandoci ad affrontare meglio la vita quotidiana. Diceva Roger Hornsby: "People ask me what I do in winter when there's no baseball. I'll tell you what I do. I stare out the window and wait for spring".
C come campionato – E' l'edizione numero 70. La prima volta nel 1948, quando c'era la LIB, vinse la Libertas Bologna. L'anno passato ancora Bologna con il marchio UnipolSai. E quest'anno a chi tocca?
D come Diamanti – I palcoscenici del nostro baseball, i teatri dove vanno in scena le sfide a suon di fuoricampo e strike-out. Stasera tirati a lucido per l'apertuta ufficiale della stagione. A parte il "Plebiscito" di Padova chiuso per motivi di sicurezza. Peccato.
E come Elezioni – Dopo il 26 novembre, quando Marcon celebrò la nomina a nuovo Presidente federale ottenendo 6.165 preferenze, è stato dato avvio ad un nuovo corso. Poco meno di 5 mesi di attività, qualcosa si muove ma ancora troppo presto per fare bilanci. Aspettiamo fiduciosi. Il baseball ha bisogno di invertire il trend. Senza aspettare le prossime elezioni.
F come Fortitudo Bologna – Difende il titolo conquistato nel 2016, lo scudetto della Stella. Con Daniele Frignani alla guida della squadra e Stefano Michelini alla guida della società. Con un pensiero a Pietro Galletti, scomparso prematuramente dopo aver progettato il "nuovo Falchi".
G come Gerali – Una stagione intensissima per "Gibo" che avrà una doppia responsabiltià come manager. Da una parte fare il massimo per portare il Parma ai playoff. Dall'altra raccogliere l'eredità di Mazzieri: accordo fatto per guidare la Nazionale, comincerà a lavorare presto con gli azzurri, obiettivo Olimpiadi di Tokyo 2020.
H come Homerun – L'anno scorso in tutta la stagione ne sono stati battuti 60. Rimane il momento più spettacolare del nostro sport, l'attimo in cui emerge tutta la forza del battitore. Prima di celebrare con il classico giro sulle basi.
I come IBL – Una volta era la Serie A, poi arrivò il progetto Franchigie e partì la Italian Baseball League, un torneo d'elite senza promozioni nè retrocessioni. Come alla fine di un film, The End. FIBS e società si siederanno al tavolo per una formula che vada bene a tutti. Per provare ad offrire spettacolo e riempire gli stadi.
L come Liverziani – 5 ottobre 2016: vinto il suo settimo scudetto, il quinto in maglia Fortitudo, il capitano Claudio Liverziani annuncia la sua uscita dal baseball giocato. Con un comunicato, senza dichiarazioni. Non sarà in diamante stasera. Forse lo ritroveremo presto con altri ruoli. Il baseball necessita di persone e risorse valide per il rilancio.
M come Mazzotti – IL GM della T&A, sfumata l'opportunità della Nazionale, si dedicherà full-time anima e corpo al San Marino. L'ultimo scudetto risale al 2013. Allora c'era Doriano Bindi, oggi c'è il bolognese Marco Nanni. Un connubio con Mazzotti che getta le basi per prospettive interessanti. Si conoscono dal '96 a Rimini, si sono ritrovati a Bologna, ora con la squadra del Titano.
N come Nettuno – C'è bisogno di chiarezza e di ritrovare serentià in riva al Tirreno. Tante, troppe chiacchiere e pochi fatti. E chi paga il conto è sempre il popolo di appassionati che si disaffeziona. Il Borghese deve tornare a riempirsi. Nettuno ha una storia nata nel 1945, ha vinto 17 scudetti (ultimo nel 2001), è un'istituzione. Non ci può essere baseball senza Nettuno.
O come Olimpiadi – Parte la Italian Baseball League ma si guarda a Tokyo 2020. Obiettivo lontano ma neanche troppo. Il nostro campionato può e deve esprimere forze nuove, giovani talenti da scoprire e coltivare sui diamanti italiani, in prospettiva della qualificazione olimpica. L'Olanda è sempre lì…
P come Parma – Dopo cinque anni dall'allora Cariparma, torna sulle casacche ducali un main sponsor, Parma Clima. Un'azienda che ha puntato molto sull'espansione all'estero e che ha deciso di abbinare il suo nome ad una squadra che, a tutt'oggi, è ancora la più vincente a livello internazionale con 13 Coppe dei Campioni. E P sta anche per Paolo Zbogar, il Presidente alla sua seconda stagione in massima divisione.
Q come Quotidiani – Oltre la classica paginata della Gazzetta, riusciremo a trovare qualche spazio anche sugli altri giornali nazionali? L'annosa domanda si ripropone. Il baseball fatica a catturare l'attenzione e ad imporsi sui media. Anche le brevi ormai sono merce rara. La visibilità sulla grande stampa è però necessaria. Provare per credere.
R come Regular Season – Sarà divisa in due fasi: la prima di sola andata con due gironi da quattro squadre da stasera, mentre la seconda che parte il 5 maggio sarà su un girone unico da otto e due gare infrasettimanali di andata e ritorno.
S come Sesto Fiorentino – La prima volta non si scorda mai. E chissà cosa proveranno stasera i ragazzi di Paolo Minozzi al debutto in IBL addirittura contro i campioni in carica felsinei. "Lavorare bene, stare in partita, vedere quello che viene". Parole del manager grossetano. Un affettuoso in bocca al lupo alla matricola della massima divisione.
T come Tommasin – La recente tegola del campo di gioco, disponibile agli inizi di giugno, rompe un po' le uova nel paniere. Ma il Padova di Aluffi ha già dimostrato impegno e voglia di fare bene. Tanti i giovani in campo vicino ad un big come Mark Teahen che può rappresentare l'elemento chiave per mettere le ali ai patavini.
U come Urueta – Ci piace ricordare il colombiano per aver giocato in Italia con l'Italeri Bologna di Mazzotti tra il 2004 e il 2006. Il "Pipe" è stato coach della Colombia al Classic 2013 e dopo aver condotto la squadra ad una storica qualificazione è rimasto alla guida come manager al WBC 2017.
V come Vasquez – Annunciato dal Novara a settembre come primo acquisto, strappato al San Marino, ma poi per problemi di visto non arriva alla corte del manager Renny Duarte. Le nuove norme hanno costretto il club piemontese a rinunciare all'ex-stella venezuelana del San Marino con cui ha vinto ben 3 campionati, di cui l'ultimo nel 2013, e una Coppa dei Campioni nel 2014.
Z come Zangheri – A 84 anni il Pres ha ancora energia ed entusiasmo da trasmettere al suo Rimini. Ma essere vice campione d'Italia e d'Europa non basta. Per questo ha chiamato Paolo Ceccaroli, il "Ciga" nazionale, per raggiungere obiettivi ambiziosi. Rino Zangheri è il numero uno dei Pirati dal 1973, anno in cui fu costruito lo stadio di via Monaco. Una passione infinita.
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