Quando la classe non ha età. Remigio Leal, 54 anni, professione lanciatore. Una carriera importante la sua tra Spagna, Germania e Italia, dove ha giocato con la maglia del Nettuno conquistando compagni, staff tecnico e tifosi per la sua professionalità e il suo dare tutto, sempre, sul monte di lancio. Dopo aver vestito la maglia dei Jolly Roger, Remigio Leal quest'anno ha raggiunto l'accordo con il Castenaso dove ricopre il ruolo di pitching coach nella squadra bolognese di Serie A.
Poi succede che gara2 contro New Black Panthers è lì lì sul filo. Una di quelle gare che è meglio non sbagliare perché il girone B è equilibrato e sono tutte appaiate con la tua squadra che deve già recuperare una partita a metà girone di andata. E allora succede che Miliani, dopo 7 riprese e 12 K, non è ha più e la tua squadra ha bisogno. Remigio non è uno che si tira indietro, Remigio c'è sempre quando serve, e risponde presente anche questa volta. All'ottavo inning sale sul monte con il Castenaso che è finalmente riuscito a passare in vantaggio contro un Calero che ha reso la vita durissima al lineup bolognese.
Il tabellone dice 2-1 Castenaso e nel box arriva Tonzar. Strikeout girato. Dopo di lui c'è Starc. Strikeout girato. Poi arriva Miceu. Palla velonosa e battuta direttamente di Ricciarelli che è pronto. Terzo out e il lavoro, l'ennesimo di una carriera infinita, è fatto. Ora tocca all'attacco che segna altri due punti. Il punteggio è 4-1, Ronchi dei Legionari non ne ha più e Remigio Leal sembra un gigante troppo grande sul monte di Castenaso. Altro strikeout e la ripresa corre veloce per la gioia di Castenaso che si gode vittoria, terzo posto e il suo campione eterno venuto dalla Spagna.
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