A memoria di baseball non si ricorda una partenza così negativa da parte dei Pirati. Quattro sconfitte nelle prime quattro partite di campionato è una rarità. Al massimo se ne contano tre nelle prime quattro, nel 1993 quando dopo il pareggio nella doppia sfida al debutto con il Crocetta seguì lo 0-0 al Kennedy di Milano. E dieci anni più tardi, dopo l'1-2 di Modena seguì la sconfitta contro Anzio. Era l'anno del ritorno a Rimini da giocatore di Paolo Ceccaroli che adesso si trova ad analizzare una situazione tutt'altro che prevista.
"Forse ci eravamo un po' illusi durante il pre-campionato – sottolinea il manager dei Pirati – in particolare al torneo di Bologna e soprattutto per quanto riguarda il rendimento del box di battuta. Lo standard a inizio anno non poteva essere così elevato, ma neanche quello che ho visto nelle prime due giornate di campionato".
Da cosa dipende questo slump collettivo? "Contro San Marino sono stati solo Caseres e Garbella a girare veramente bene la mazza, gli altri più o meno hanno incontrato difficoltà. Abbiamo bisogno di sbloccarci, serve la continuità di rendimento offensivo e soprattutto abbiamo bisogno che si sblocchino quei giocatori in grado di trascinare il line-up".
Ceccaroli ha ragione, guardando le cifre di Infante, Caseres e Duran che nei primi due week-end stagionali hanno una media di 6/43. Gli infortuni hanno pesato sicuramente sul rendimento dei Pirati, perché Richetti sarà disponibile da partente solo sabato contro Padova dopo i problemi al braccio e la varicella; Di Fabio è reduce dalla mononucleosi, Noguera si porta ancora dietro i postumi del grave infortunio della finale di Coppa Campioni 2016 e ultimo Caseres che ha accusato un problema fisico in gara-due contro San Marino e contro Padova potrebbe essere disponibile solo come battitore designato".
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