E' Josè Ascanio il pitcher di Coppa della T&A

Il 32enne venezuelano, lanciatore destro, arriverà a San Marino la prossima settimana. Il manager Nanni: "E' un rilievo e fa dell'aggressività sul monte la sua qualità principale"

La T&A San Marino aggiunge un'altra pedina al suo già importante monte di lancio. E' notizia di oggi infatti che la società del Titano ha messo sotto contratto Josè Ascanio, pitcher destro venezuelano di 32 anni appena compiuti che con tutta probabilità salirà a San Marino dalla prossima settimana. Il top lo raggiunge il 13 luglio del 2007 quando al nono inning debutta in Major League nel giorno della vittoria dei suoi Atlanta Braves contro Pittsburgh. Nel dicembre del 2007 il cartellino passa ai Chicago Cubs e da lì in poi c'è tanto triplo A nella sua carriera, con qualche salto periodico ancora in Major League. La sua carriera in Mlb lo vede vestire anche le maglie di Pirates e Dodgers, con un totale di 43 gare giocate (1 vinta e 3 perse) e 5.28 di era in 46 inning.

Dal 2013 comincia a frequentare il triplo A messicano e si divide con la terra natia. In totale, nelle minors americane 23 vinte e 18 perse con 3.87 di era. Tra Messico e Venezuela combina invece per 26 vittorie e 19 sconfitte con 2.85 di era. Nel 2014 è stato a Tijuana e Monclova (Triplo messicano) e Caracas (Winter League venezuelana). Nel 2015 a Oaxaca (ancora AAA del Messico) e Caracas. Stessa cosa nel 2016.

"Ha sempre fatto il rilievo – conferma il manager della T&A, Marco Nanni – e anche da noi avrà questo compito, sicuramente non per una ripresa ma il classico rilievo all'italiana. Essendo rilievo fa dell'aggressività in pedana la sua caratteristica, è dotato di ottima palla veloce e di un buon controllo e pure lo slider è uno dei suoi lanci vincenti". Sarà il rinforzo per la Coppa? "Intanto l'abbiamo preso per giocare la Coppa, lo faremo arrivare a San Marino la prossima settimana per farlo ambientare in vista di Regensburg. Poi si vedrà…".

 

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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