La T&A chiude sul podio

San Marino batte 7-3 i campioni uscenti dell'L&D Amsterdam. Alberto Antolini: "Tra noi e Rimini non ci sono e mai ci saranno rapporti incrinati"

Un piccolo ma significativo passo avanti rispetto alla beffarda conclusione nel girone eliminatorio di un anno fa, però il terzo posto conquistato ieri dalla T&A non può lasciare del tutto soddisfatta la spedizione sammarinese in Germania. Comunque alla fine sono arrivate tre vittorie e due sconfitte, entrambe con le formazioni olandesi e analizzando gli ultimi istanti del nono inning contro i Pirati, beh, la T&A si è realmente ritrovata a pochi centimetri dall'eliminazione. A parti invertite, esattamente quello che accade dodici mesi fa, quando il banale errore di Mazzuca chiuse ai Titani le porte di una semifinale ormai in tasca.
Tornando all'attualità, ieri la squadra di Nanni ha vinto (7-3) contro un'L&D Amsterdam costretta ad abdicare dopo un solo anno sul trono: una squadra nemmeno lontana parente di quella ammirata l'anno passato a Rimini, debole soprattutto sul monte di lancio. San Marino ne ha approfittato, colpendo con regolarità sia con il cuore del line-up dove Chiarini e Imperiali hanno chiuso con ottime medie e con Epifano autore di un solo-homer, sia con la parte bassa dove si sono distinti Babini e Pulzetti autori di cinque valide in coppia. Sul monte staffetta stile olimpica con Quevedo partente, poi Florian, Camacho, Perez e Oberto: solo un caso che Nanni si sia affidato ai cinque lanciatori (oltre a Cherubini) presenti da inizio stagione?
Intanto c'è da registrare un intervento del patron della società sammarinese, Alberto Antolini, che da "La Cremona" ha chiarito la posizione, personale e del club, in merito ai presunti rapporti incrinati tra Rimini e San Marino dopo la rissa di venerdì. "Non esistono e non esisteranno mai rapporti incrinati per singoli episodi tra due società storicamente in competizione sportiva come Rimini e San Marino, il campanilismo sportivo più che lecito non é mai esistito nei rapporti interpersonali tra le due società in passato. E per rafforzare il concetto non potrà neppure mai essere intaccato tra i principali attori delle due società, a prescindere da qualsiasi discutibile episodio che rappresenta la frustrazione intellettuale e personale di personaggini marginali, ma non in rappresentanza di una bandiera. La stima ed il rapporto tra Alberto Antolini e il Presidente Rino Zangheri, o ancora meglio San Marino (sino a che io sarò attivamente presente) e Rimini Baseball (nella persona del suo Presidente) non é mai stato incrinato e neppure intaccato, ma sempre e solo pilotato da figure marginali che per frustrazione personale prima e odio personale poi, hanno sempre cercato nel tempo di minare, senza mai riuscirci, una lunga e condivisa comune storia".

Il tabellino completo (box score) della partita T&A San Marino-L&D Amsterdam

 

Informazioni su Carlo Ravegnani 286 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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