E se finiscono alla pari?…

Archiviato un turno a favore della T&A San Marino, si comincia a sentir parlare di ex aequo. In caso di arrivo a tre per qualcuno c'è un vantaggio

Il fine settimana che ha iniziato luglio è stato indubbiamente pro-T&A. San Marino ha raggiunto l'Unipolsai a quota 16 vinte in testa alla classifica, come peraltro il Nettuno City, ma soprattutto l'ha fatto battendo due volte dal Rimini, e non c'entra il fatto che fosse un derby. L'aspetto concreto del risultato è che le 6 sconfitte fin qui patite dai Titani di Marco Nanni contano già due partite giocate nel girone di ritorno con una della "fascia alta". Discorso che comunque vale anche per la Fortitudo, che però adesso ha altri problemi a cui pensare (Owens e Rivero, detto in parole povere, per un motivo o per l'altro).
Sulla base dei risultati dello scorso week end poi, se da un lato si è allargato il solco fra prime tre e quarta si è ristretto quello fra quarta e quinta. Tutto questo ha cominciato a far parlare facendo le pulci alle varie possibilità di qualificazione, con collegati – e qui veniamo al bello – eventuali, arrivi alla pari. A tale proposito giova ricordare come in caso di parità a decidere, in base al regolamento, saranno per prima cosa le partite vinte negli scontri diretti, "nell'ambito di ogni gruppo" precisa la norma.
Cioè? Questo vuol dire che, dal momento che non si parla di rapporto fra vinte e perse, ma di vittorie in assoluto, in caso di parità fra tre squadre non dello stesso girone della prima fase di regular season ha più possibilità di finire davanti in classifica una delle due che ha avuto due chance in più di affrontare l'avversaria. Oppure, "nell'ambito di ogni gruppo" vuol dire altro?
Equo o no che sembri, penso che sarebbe ancor più disonesto cambiare le regole scritte oggi, a campiono in corso, sempre che ciò giuridicamente sia possibile (una modifica del Regolamento Attività Agonistica per entrare in vigore dovrebbe avere l'approvazione del Coni).
Queste sono solo due parole buttate lì, "prima". Perché chi deve magari dica, ma "prima". Per evitare polemiche – come è di solito usuale nel nostro piccolo mondo del baseball – "dopo". Che di scudetti assegnati "male" ne abbiamo già avuto uno l'anno scorso.

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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