La riforma dei campionati di vertice fino alle serie inferiori. Le proposte FIBS e le alternative dei club. Le giovanili ("la linfa del movimento"), la Lega, la situazione attuale, la crescita e altro ancora. Nel caldo agosto italiano, Simone Pillisio, 41 milanese ma "emigrato" in Piemonte, imprenditore affermato nell'ambito del controllo qualità per il settore metalmeccanico, presidente del Novara dal settembre 2015, fa il punto con Baseball.it su quanto sta accadendo, e fa discutere, nel tormentato movimento del batti e corri.
Partiamo dalla stretta attualità: c'è un forte dibattito intorno al progetto di riforma dei campionati di IBL e serie A per il prossimo triennio e lei è stato il primo a prendere posizione. Qual è, secondo lei, la formula che meglio si adatta al movimento?
E' vero, sono stato il primo a prendere posizione perché ho dedicato in questi ultimi 2-3 anni tempo e risorse per la crescita del movimento del baseball e softball e credo fermamente nella crescita di questi ragazzi. La formula che meglio si adatta è quella che farà crescere tesserati e società. E solo attraverso un progetto a piramide, quindi con obiettivi precisi e percorsi definiti, fatto anche di promozione è possibile allargare anche la base. Senza sottovalutare l'aspetto economico.
Come organizzerebbe, invece, i campionati delle serie inferiori?
Soddisfacendo le loro necessità, attraverso oculate riflessioni condivise e impiantando un progetto cucito su misura delle stesse società a livello strutturale, economico e organizzativo. E' però solo parlando con loro che uscirà la soluzione.
I club di IBL, inclusa Novara, si sono già incontrati per affrontare la questione rifiutando la prima proposta della FIBS. E adesso c'è n'è una seconda che sta circolando. Ha avuto modo di guardarla e cosa ne pensa?
Si, ne ho sentito parlare. Spero ci siano delle novità rispetto alla prima. La valuteremo insieme agli altri colleghi della IBL e certamente prenderemo una decisione unanime.
Ci risulta che tornerete a riunirvi nuovamente sabato. In definitiva cosa auspicate e ci sono alternative?
Siamo determinati a difendere il nostro lavoro svolto – anche per la Federazione – e ne discuteremo in maniera collettiva. Esistono diverse alternative, le valuteremo tutti insieme.
In generale, qual è lo stato di salute del baseball e del softball italiani?
Direi buono, ma ha tante possibilità di miglioramento attraverso un progetto che arrivi al massimo livello, portato avanti però da persone con grande obiettività, responsabilità e maturità.
Argomento Lega, tornato in auge recentemente. Ci sono i presupposti per crearla? In caso positivo, sarebbe propenso e che ruolo dovrebbe avere?
Anche questo sarà trattato dal collettivo IBL salvaguardando sempre gli interessi comuni. Sarei anche propenso a patto che lo siano anche gli altri.
Lei è arrivato alla Presidenza del Novara due anni fa apportando diversi cambiamenti e ottenendo risultati di livello. Può illustrarci i dettagli del progetto e se questo potrebbe essere applicato a livello nazionale?
Certamente può essere applicato a livello nazionale, io sono partito con 17 tesserati, senza offendere chi mi ha preceduto, oggi abbiamo 7 squadre tra baseball e softball con circa 230 tesserati inclusi quelli che svolgono attività amatoriale.
Ha un importante passato agonistico nel judo ed è anche un brillante imprenditore che opera a livello globale. Quali sono gli insegnamenti tratti e su quali il baseball dovrebbe porre attenzione?
Determinazione e visione nella gestione delle risorse umane ed economiche, requisiti fondamentali per lo sviluppo di un grande progetto. Fondamentale è anche essere uomo di sport, la sofferenza sportiva insegna molto.
Come vede l'attuale Federazione e su cosa, secondo lei, dovrebbe investire maggiormente?
Vedo un grosso potenziale legato all'opportunità olimpica, quindi mi concentrerei lì. Ma ricordo che la base, ovvero il settore giovanile che è la vera linfa del movimento e la serie C, è il primo passo verso la costruzione di un progetto solido.
E le società che ruolo dovrebbero svolgere e come possono contribuire allo sviluppo del nostro sport?
Devono avere un ruolo da protagoniste, devono sentirsi importanti per ciò che fanno e deve essere riconosciuto loro il merito dal vertice, non importa la categoria, tutte sono fondamentali. Società, giocatori, tecnici e arbitri deveno essere al centro di tutto.
Cosa può dirci invece sull'Accademia, asset importante da valorizzare o qualcosa da rivedere?
Il marchio "Accademia" ha un senso e ha un suo valore, va messo sul mercato e venduto in forma sportiva ed imprenditoriale. Vorrei sottolineare che l'Accademia è il sogno di centinaia di giovani atleti. E deve operare sempre, dodici mesi l'anno. Occorre anche coinvolgere maggiormente la Major consolidado il rapporto.
Stadi, marketing, comunicazione. Come si fa ad attrarre pubblico e sponsor?
Bisogna costruire un prodotto vendibile, deve appassionare e divertire, nello stesso tempo deve offrire uno svago alla vita quotidiana. Soprattutto lo stadio di baseball deve avere le caratteristiche di ambiente sano ed educativo ma anche sicuro, un luogo dove i genitori possono lasciare serenamente i propri figli.
Commenta per primo