Squadra e orgoglio. Al Rimini adesso basta vincerne una fra martedì e mercoledì sul proprio campo per essere in finale, per il sesto anno consecutivo. Un Rimini con le palle. L'Unipolsai invece è la delusione, per la seconda volta in due giorni, davanti a i suoi tifosi. Una squadra che dopo aver perso male gara-uno, in quella che doveva essere la rivincita ha continuato sulla stessa strada, o forse peggio.
Per i bolognesi è cominciata subito male, con Pizziconi sul monte. Due errori da "una base in più" nel primo inning – uno su pick-off, l'altro di Ambrosino sul singolo di Vasquez che ha fruttato al Rimini l'1 a 0 e fatto arrivare l'esterno ospite fin o in terza, pronto a segnare il raddoppio sulla battuta con mazza rotta di Garbella subito dopo – hanno permesso agli ospiti di andare sul 2 a 0 a partita appena iniziata.
L'altrettanto non eccelsa partenza di Richetti aveva fatto vedere una squadra di casa non capace di ricavarne qualcosa, anche con i primi quattro uomini al box passati in base (Marval intenzionalmente). Questo fra un Vaglio che si era fatto "piccionare" fuori dalla prima con Nosti in seconda e poi un Nosti che su doppio di Flores si era limitato ad avanzare solo fino in terza. A dare una mano all'Unipolsai ha provato Ceccaroli. Perché va bene che Richetti fin lì aveva fatto solo un out, su sei battitori affrontati, ma il manager del Rimini, quando il suo partente ha trovato da ridire sull'area dello strike con l'arbitro capo Taurelli, dopo il doppio del pareggio e sorpasso (3 a 2) di Garcia, è andato sul monte per calmarlo dimenticando di averlo già visitato, obbligandosi così al cambio.
E' toccato dunque ad Escalona fare un ingresso di corsa. Un Escalona che ultimamente (Padule a parte) per i romagnoli era stato quasi più una tassa che altro, e che invece si è rivelato l'arma vincente, con la seconda salvezza di Teran al seguito. Ha evitato altri punti nonostante un colpito, un lancio pazzo e una base gratis appena entrato. Ha incassato il 4 a 2 al 2°, con una valida (Nosti), 2 basi gratis e una volata, ma poi ha azzerato, annichilito, quanto a valide, l'attacco "del campionato". Ha permesso ai compagni in battuta di restare a una lunghezza, con Garbella che ha mandato a casa base Noguera, al 3°. Altre battute non ne ha concesse, arrivando alla fine, con 7 basi su ball (e tre colpiti) al passivo, ma con un solo altro punto incassato, all'8°, su volata di Nosti. Quando ormai il risultato era al sicuro. Al 3° il Rimini è arrivato a un punto, su singolo di Garbella, e al turno dopo è andato sul 5 a 4 con un triplo da 2 punti di Di Fabio, su Panerati, Quindi fra 6° e 7° sono arrivati le marcature della sicurezza. Malengo, ancora Di Fabio, più Infante (volata di sacrificio) e Vasquez a produrre contro Clemente, prima il 7 a 4, quindi l'8 a 4 "automatico", con Celli in base gratis, Zappone colpito, Bertagnon in singolo e ancora quattro ball a Infante, da Corradini.
Martedì la serie si sposta sull'Adriatico, con i Pirati che hanno dalla loro un bel pacchetto di match ball a disposizione.
Commenta per primo