Il derby in finale atto terzo

Nel 2012 e 2013 doppia vittoria sammarinese. Rimini è la squadra con più partecipazioni alla sfida scudetto

Dal 1986, anno di introduzione dei play-off, siamo arrivati alla finale numero 32. Otto squadre in Italia l'hanno giocata almeno una volta. Rimini comanda la lista con 19 finali scudetto (compreso quella che inizia stasera), seguita da Nettuno a 14, Bologna con 9, Grosseto e San Marino con 7, Parma a 6 e una partecipazione da definire storica per Verona nel 1991 e Modena nel 2003. Concentrandosi sulle due attuali finaliste, i Pirati hanno un bilancio di 8 scudetti e 10 sconfitte, si affacciano all'ultimo atto del campionato per il sesto anno consecutivo, nuovo primato in riva all'Adriatico visto che in due precedenti Rimini aveva toccato quota 5 (dall'86 al '90 e dal '98 al 2002). Il record assoluto è di Nettuno con dieci finali di fila dal '93 al 2002. La T&A invece ha un saldo in attivo, con 4 finali vinte e 2 perse, entrambe con la Fortitudo.
Rimini-San Marino vale il titolo tricolore per la terza volta nelle ultime sei edizioni e il bilancio pende decisamente dalla parte dei titani che si sono aggiudicati il doppio confronto (2012-2013) diventando una sorta di bestia nera dei Pirati, aggiungendo anche la finale di Coppa Campioni 2014, quello che al momento resta l'ultimo trofeo in bacheca per la squadra della Repubblica. Se nel 2012 il 4-2 di San Marino è stato piuttosto netto, l'anno successivo è stato quello del ribaltone: esattamente come la recente semifinale tra Rimini e Bologna, nessuna delle due squadre ha fatto valere il fattore campo. E così, dopo il 2-0 riminese sul Titano, c'è stata la clamorosa rimonta della T&A che si è trovata con le spalle al muro, ma si è affidata alla coppia sul monte Magrane-Da Silva per ribaltare la serie allo Stadio dei Pirati. L'ultimo atto nei play-off tra le due squadre risale allo scorso anno quando Rimini eliminò i "cugini" in semifinale.
Curioso il fatto che le due finaliste si sono affrontate quest'anno già 8 volte: sei in regular season (4-2 il bilancio per gli uomini di Nanni), una in Coppa Campioni (vittoria sammarinese con rissa finale) e pure una volta in amichevole pre-campionato sulla distanza di 14 inning. Lungo l'elenco degli ex: Vasquez, Escalona e Teran hanno un passato a San Marino, Chiarini, Cit, Babini, Cherubini e Avagnina hanno vestito la casacca neroarancione. E poi c'è il mancato ex Alessandro Maestri che quest'anno era in prestito a San Marino ma ha preferito la vacanza a casa dopo una dura stagione in Messico.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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