Vai con la squadra tutta "straniera"

Il rischio è questo, con la riforma della classificazione dei giocatori in di "formazione italiana" o meno, indipendentemente dal passaporto, e la parificazione dei comunitari agli italiani

Tutto preso ieri dall'è meglio la proposta della FIBS o peggio l'idea delle squadre di IBL, della riunione di Bologna sulla riforma dei primi due campionati di baseball mi è sfuggito il peso di una cosa detta fra le altre dal presidente federale Marcon, e non fra quelle di secondo piano. La nuova impostazione – messa appunto come una delle due cose non trattabili – che si vorrebbe dare ai regolamenti in materia di atleti stranieri, italiani, denominazioni varie, e resto del mondo. "Imposta" o voluta che sia.
Con la divisione dei giocatori in due sole categorie, scuola italiana e non – a parte l'interregno, il prossimo anno, della chiusura del capitolo ASI – e senza più vincoli numerici nel line up e discorsi di cittadinanza, con la totale parificazione dei comunitari agli italiani il rischio è quello di vedere in campo squadre formate da due stranieri (tanti sarebbero i visti concessi per il 2018 alle formazioni del massimo campionato) e otto giocatore made in UE. Con solo un AFI (atleta di formazione italiana) nella partita espressamente riservata al lanciatore con quattro anni di giovanili in Italia (o all'ASI nell'interregno), al netto di eventuali accordi fra gentiluomini, che però proprio Marcon ha precisato non possono avere alcuna copertura in ambito federale.
Il presidente ha detto di non aver nessuna intenzione su questo argomento di dilapidare soldi in cause legali, fra avvocati e risarcimenti. Ma allora, se non si intende tutelare in qualche modo i giocatori italiani e, in prospettiva, la nazionale, tanto valeva non spendere nemmeno quelli per le European Series di fine ottobre con l'Olanda.

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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