Il mondo del baseball italiano, in cerca di un rilancio, sarebbe ben felice di accogliere nuovamente in A1 una storica piazza come Grosseto, che ha scritto indimenticabili pagine anche a livello internazionale. Il direttore generale del JR Grosseto Sandro Chimenti, che ha quotidiani colloqui con addetti ai lavori, vecchi campioni, sponsor e amministratori per creare un gruppo di lavoro per la nuova categoria, dopo non aver iscritto la squadra alla scadenza del 15 dicembre, sta provando fino in fondo, come promesso, a presentare domanda di ripescaggio per provare ad entrare tra le prime dieci formazioni d'Italia. In questi giorni si è provato a dare un nome all'allenatore e il più gettonato è stato Enrico Vecchi, l'ultimo a guidare il Bbc Grosseto nella massima serie. Se Chimenti non riuscirà nel suo obiettivo di reperire persone e risorse necessarie entro il 15 gennaio si iscriverà alla serie A2, con Filippo Olivelli manager.
«E' un'occasione irrinunciabile, da prendere al volo. Servirà un cambio di mentalità, ma io partirei sparato, senza pensarci ulteriormente e chiederei di essere ammesso alla serie A1».
Ne è convinto Beppe Massellucci, il più grande battitore della storia del baseball grossetano (153 fuoricampo con la maglia del Bbc). Il consiglio federale, nella seduta di mercoledì, ha dato tempo alle società interessate fino alla mezzanotte del 31 dicembre per pensarci. Dal 2 gennaio si vedrà chi ha deciso di affiancare le sette formazioni che si sono iscritte lo scorso 15 dicembre.
Il JR Grosseto, semifinalista del campionato di serie A federale, ha rinunciato a presentare l'iscrizione motivando la decisione con la mancanza dei tempi necessari per mettere in piedi un'organizzazione tecnica e societaria e per trovare le risorse necessarie per il nuovo torneo, che da un punto di vista logistico ha poche differenze con la seconda divisione, visto che le altre società permetteranno alle "neopromosse" di effettuare le partite in un solo giorno, permettendo così di non effettuare pernottamenti in trasferta.
Il direttore generale Sandro Chimenti ha insomma l'ultima chiamata: altri dieci giorni per rinforzare la società, per prendere contatti con aziende interessate a legare il loro marchio, per provare a riportare Grosseto sul massimo palcoscenico, a distanza di cinque anni dalla disastrosa partecipazione del Mastiff di Danilo Biagioli e a 7 dall'improvvisa uscita di scena del Montepaschi Bbc, che appena tre anni prima, nel 2007, aveva conquistato il quarto tricolore della sua storia.
«A mio parere – aggiunge Massellucci – vale la pena provare. Senza una prima squadra ai massimi livelli è difficile rilanciare il baseball. Il problema maggiore, ripeto, è il cambio di mentalità, perché a livello di soldi l'investimento è lo stesso della serie A2: basta rimanere con i piedi per terra e acquistare giocatori di Grosseto o gente che crede nel progetto, in attesa di inserire i giovani che stanno crescendo nel vivaio. Capisco che è difficile passare dalla botteghino al centro commerciale, per questo serve una società forte, che abbia al suo interno lo spirito della grossetanità».
DEVE TORNARE IL MARCHIO BBC. «La prima mossa che farei – prosegue Massellucci, che è stato allenatore del Bbc e della nazionale italiana, oltre che fondatore del Bsc – è ridare alla società il marchio Bbc, un biglietto da visita che può cambiare da solo l'inerzia delle cose. Il baseball è lo sport più amato dai grossetani, ma il cuore dei tifosi batte solo per il Bbc: come quello degli appassionati di calcio battere per l'Unione sportiva. Con quel logo sulla maglia si aprirà ogni porta».
La bandiera Massellucci vede un'eventuale ripescaggio in serie A1 una mossa fondamentale per la crescita del settore giovanile: «Dobbiamo dare un sogno, un obiettivo a tutti quei ragazzini che sfidano sole e pioggia sul diamante. La serie A1 deve essere un traguardo da raggiungere con la massima unità d'intenti. Se si decide di fare questo passo il Grosseto deve essere il punto d'arrivo per i giovani tesserati con Ymca, Bsc o Junior, in modo da creare una scuola grossetana come era in passato. Solo così si potranno rivedere in campo i Massellucci, i Luongo, i Verni e i Cappuccini di un tempo».
SERVE UNA MANO DAL COMUNE. Il Comune di Grosseto, la scorsa estate, ha investito importanti risorse per la sistemazione del campo Zauli e si è fatto garante per il mutuo acceso dalla Fidal con il Credito sportivo per la nuova pista dello stadio Zecchini in occasione degli Europei Under 20 di atletica leggera. L'assessore allo sport Fabrizio Rossi ha promesso una convenzione con un sostanzioso contributo all'Us Grosseto 1912 ripartita dal campionato dilettanti di Eccellenza; ha tolto le castagne dal fuoco alla pallavolo affidando una gestione congiunta del palazzetto; ha creato un progetto basket, ha risolto i problemi alla squadra di calcio a 5 dell'Atlante rimettendo a disposizione il Palasport di via lago di Varano e sta pianificando il futuro del Circolo Pattinatori, la gloriosa società di hockey su pista, A questo punto, però, serve un aiuto, un cenno di vicinanza e un sostegno anche anche al baseball, l'unico sport di squadra che ha portato in città quattro scudetti e una coppa dei campioni, oltre ad altri trofei importanti come Coppa Ceb, Coppa Italia e Supercoppa. Grazie al Bbc, Grosseto ha ospitato due volte la Coppa dei Campioni ed una la Coppa delle Coppe. Allo stadio Jannella, uno dei diamanti più belli d'Europa, sul quale sono stati investite importanti cifre dalle precedenti amministrazioni, si sono giocate partite del Mondiale 1988, 1998 e 2009 (compresa la finale per il 3º-4º posto), gli Europei 1983. Gli sportivi hanno applaudito più volte Cuba, Usa, Giappone, Australia, Italia, Taiwan, Olanda, Canada e tutte le altre nazionali più forti del mondo.
Dal 9 al 15 luglio lo Jannella (che prima dell'estate necessita anche di importanti lavori strutturali per riavere l'agibilità) e lo Scarpelli ospiteranno l'Europeo Under 18. Per una settimana centinaia di persone conosceranno le bellezze della Maremma. E un'eventuale ritorno del Grosseto in serie A1 servirebbe a rendere ancora più bello e partecipato l'evento.
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