Con Bassani i Pirati fanno 13

Tredici i nuovi acquisti in un mercato scoppiettante per la società del presidente Pillisio

Può sembrare paradossale che una squadra campione d'Italia possa inserire tredici nuovi giocatori nel proprio roster quattro mesi dopo la conquista dello scudetto, ma Rimini sul mercato ha voluto fare le cose in grande. E così dopo aver ingaggiato i lanciatori Ruiz, Kelly, Duran, Soleana, Morellini e Marquez, i ricevitori Llewellyn e Cit, gli interni Batista, Angulo e Ustariz, oltre al gran ritorno di Romero, la società del presidente Pillisio ha fatto tredici con Alex Bassani.
Che diventa dunque l'ottavo lanciatore a disposizione di Ceccaroli, il quarto giocatore ex Novara ad approdare quest'anno a Rimini, un elemento in grado di farsi valere sia con la mazza in mano, sia sul monte di lancio. Un jolly insomma, il classico utility che ogni allenatore vorrebbe avere a disposizione. L'avrebbe voluto anche la T&A San Marino che inizialmente ha provato a inserirsi nella trattativa, ma si è capito subito che sarebbe stato un affare tra Rimini e Bologna, cioè tra Pillisio che lo voleva fortemente portare con se e la società proprietaria del cartellino.
Non è un caso che Bassani sia stato l'ultimo acquisto in ordine di tempo dei Pirati. In riva all'Adriatico non si poteva avere la certezza di inserirlo nel proprio roster e allora la squadra è stata pensata e composta anche senza il 27enne emiliano. E quando è iniziata la trattativa, si è capito subito che l'esborso economico da parte del presidente Pillisio doveva essere consistente. La Fortitudo non aveva alcuna intenzione di fare sconti a una diretta concorrente per lo scudetto, ma già la scorsa settimana si è arrivati a una soluzione, con l'acquisto a titolo definitivo da parte di Rimini. Quindi tredici acquisti (dieci nuovi di zecca e tre ritorni) che si vanno ad aggiungere ai confermati Hernandez, Di Fabio, Garbella, Celli, Noguera e Zappone.
Non mancano dunque le alternative a Paolo Ceccaroli che dalla seconda metà di febbraio comincerà pian piano a plasmare la sua nuova creatura, anche se solo dopo la conclusione del raduno azzurro in Sicilia (17 marzo) e con gli arrivi degli stranieri, il coach scudettato del 2017 inizierà a formare il gruppo, operazione fondamentale visto che proprio la forza del gruppo ha avuto un ruolo decisivo nell'ultima stagione.

 

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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