Fino a qualche anno fa il line-up della T&A San Marino era considerato il più pericoloso della nostra lega maggiore. Ramos, Duran e compagnia venivano chiamati i "Titano-Bombers" parafrasando il line-up degli Yankees. Nelle ultime stagioni, considerando anche la strategia societaria di svecchiare un po' il parco giocatori, i punti di forza dei biancazzurri sono stati il monte di lancio e la difesa, ma l'attacco ha perso qualche colpo. Anche lo scorso anno, con Marco Nanni alla guida, questo rischio si è riproposto nel momento decisivo della stagione, con il line-up che quasi mai ha trovato la soluzione vincente nella finale contro i pitcher dei Pirati.
A fine stagione, inoltre la società sammarinese si è trovata a fare i conti con tre "buchi" lasciati nel line-up per tre motivi diversi. La decisione di Sebastiano Poma di far ritorno a Parma, quella di Gary Ermini, prezioso jolly, di attaccare gli spikes al chiodo e quella di Mario Chiarini promosso nel ruolo di manager. Servivano dunque tre sostituti, individuati in Lupo, De Wolf e soprattutto, notizia di oggi, in Ronald Bermudez.
Che diventa l'esterno centro della T&A, che diventerà nei piani di società e staff tecnico la mazza più pericolosa nel cuore del line-up di Mario Chiarini. Il venezuelano, che compirà 30 anni proprio durante la settimana di Coppa Campioni, ha maturato esperienze di Triplo A con l'organizzazione dei Boston Red Sox ed è una presenza costante nella Lega invernale venezuelana dove ha giocato anche l'ultima stagione con la casacca dei Cardenales de Lara. Bermudez logicamente è anche una recente conoscenza del baseball italiano per il suo trascorso a Nettuno dove ha favorevolmente impressionato.
Le sue cifre infatti parlano di un lusinghiero .403 di media battuta, 25 rbi, 11 doppi, 2 tripli e 2 fuoricampo. Numeri che confermano la tipologia di giocatore adatto alla filosofia del baseball che vuole impostare San Marino.
Commenta per primo