E' tempo di lucidare mazze, guantoni, palette e spike anche per manager, assistenti e atleti del baseball per ciechi. Manca ormai meno di un mese all'avvio della 22esima stagione agonistica ufficiale, playball sull'asse Perugia-Iglesias il prossimo 18 marzo. E questa è appunto la prima grande novità: il massimo campionato con ben undici squadre al via, intenso e logorante, con epilogo domenica 15 luglio sul "Leoni" di Casteldebole dove verrà assegnato il tricolore.
Anche l'AIBXC si appresta finalmente ad entrare nell'orbita FIBS, in linea con quanto affermato dal Presidente Marcon, nel corso della visita al quartier generale dell'Associazione Baseball Ciechi nell'autunno 2017. Proprio dai passaggi necessari richiesti dalla FIBS alle squadre che approderanno nella AIBXC League, intrecciati alle criticità legate al nuovo format del prossimo campionato, Baseball.it ha analizzato con il Commissioner Stefano Malaguti, in questa intervista esclusiva, lo stato dell'arte di un movimento in costante crescita di affiliati, interesse, qualità tecnica e curiosità presso pubblico ed addetti ai lavori.
Malaguti, dai primi impegni assunti da Marcon è emersa la volontà di cementare il sodalizio AIBXC-FIBS. Alla luce dell'incontro del 20 gennaio scorso presso la vostra nuova sede con il Segretario Generale della Federazione, Gianpiero Curtis, cosa manca ancora alla nascita di una ipotetica AIBXC League?
In realtà, parliamo di un iter avviato dalle amministrazioni AIBXC precedenti, fortemente voluto già da Alfredo Meli nella sua mirabile ripartizione futurista tra spirito indipendente/pionieristico di AIBXC e garanzia di continuità del movimento, in sintonia quindi con la FIBS, a cui comunque eravamo già affiliati. Quello che ci mancava era uno statuto ufficiale in Federazione, come avviene per le altre squadre. Durante l'inverno, sono stati fatti i passi burocratici e amministrativi necessari e, su suggerimento del Presidente Federale, abbiamo chiesto alle nostre formazioni di conformarsi e adempiere al regolamento FIBS, in alcuni casi mediante passaggi obbligatori e dolorosi che hanno costretto alcune squadre alla modifica dei propri statuti associativi, se non addirittura alla creazione di Associazioni Sportive Dilettantistiche ad hoc, è il caso delle due milanesi Lampi e Thunder's 5 come dei cagliaritani Tigers e Thurpos, per potersi iscrivere regolarmente alla stagione agonistica 2018.
Non pensa che il superamento di questo cavillo possa aver comportato un aumento significativo dei costi gestionali per le nuove ASD affacciatesi al panorama AIBXC?
Indubbiamente. Occorre tener presente comunque che AIBXC riuscirà ancora a coprire una minima parte delle trasferte e che in casi di emergenza possiamo comunque intervenire. Vorrei per altro sottolineare che, a fronte di innegabili sforzi economici supplementari richiesti alle squadre, la nascita della nostra Lega sotto l'ombrello FIBS favorirà l'affiliazione ufficiale al Comitato Italiano Paralimpico, che dovrebbe agevolare non poco il percorso del nostro sport, senza contare poi il forte ritorno di immagine con l'inserimento del brand all'interno di tutte quelle realtà che gravitano attorno alla WBSC. Teniamo conto che sino ad oggi qualsiasi sostegno WBSC al Movimento era di natura filantropica, per amore del gioco. Con AIBXC League saremo a tutti gli effetti parte integrante del baseball continentale e mondiale, in grado cioè di ottenere un riconoscimento maggiore da diverse Federazioni.
Parliamo del campionato alle porte: 11 squadre, 4 mesi di partite, nuovo format. Volete bagnare il naso alla MLB?
E perché no! "The sky is the limit" (ride, ndr). Intanto vi posso annunciare che, playoff esclusi, avremo ben 56 partite in programma, record assoluto. In conformità poi con l'adeguamento del nostro gioco alla versione normodotata, dopo l'allineamento delle misure del campo al baseball tradizionale, abbiamo deciso di disputare le gare sulla distanza classica delle 9 riprese, il che favorirà sicuramente la piena assimilazione del basebal per ciechi "italian style" nelle terre dei grandi maestri del batti e corri dove intendiamo seminare. Purtroppo non siamo ancora in grado di gestire un torneo con gare di andata e ritorno: ho dovuto anzi prestare particolare attenzione al controllo dei costi di trasferta, fissando partite e concentramenti spesso in campo neutro, evitando alle squadre trasferimenti lunghi e scomodi. Quanto poi alla MLB, mi sono voluto ispirare in realtà al format della Major nel concepire un torneo che mantenesse la formula accattivante e moderna dei due gironi e playoff a luglio, All-Star Game in autunno, ma che contemplasse già dal playball anche i cosiddetti " Inter Division Games " e gli " Interleague Games ", mischiando le carte fin da subito. Sarà senz'altro un'annata pesante: è ciò che abbiamo sempre fatto e continueremo a fare sino a quando giocatori e tecnici ci forniranno assenso e consenso.
L'allargamento del torneo a 11 con l'ingresso di Thurpos Cagliari e Umbria Redskins, unito allo spezzatino sportivo dopo il discutibile scisma milanese e la nascita della Leonessa Brescia non rischiano di consegnarci un campionato qualitativamente impoverito, segnato da gare a senso unico, massacri annunciati in diamante e giochi fatti dopo soli 2 mesi di partite?
Spero proprio di no. E comunque è sempre stato così per le esordienti alla rookie season: hanno pagato l'inesperienza e la scarsa competitività agli inizi. La recente favola dei Patrini però dovrebbe averci insegnato qualcosa. E poi, signori, (pausa teatrale ad effetto, ndr), non dimenticatevi mai quella che è la mission AIBXC: permettere a qualsiasi atleta non vedente ed ipovedente di giocare a baseball. Queste le linee guida tracciate da Alfredo, a prescindere dall'agonismo più o meno acceso attraverso cui l'attività viene svolta. Mi spiace ammetterlo, ma nel nostro "giro" parecchi sembrano aver dimenticato il nostro scopo. Il percorso è semplice: si gioca tutti! Solo nel momento in cui si hanno i numeri, si tenta di fondare squadre in nuove realtà geografiche. AIBXC non ha mai perseguito la politica dei "migliori giocatori nelle squadre migliori" o del "titolo ad ogni costo". Puntare esclusivamente sull'agonismo esacerbato ci farebbe uscire pericolosamente dal seminato e dalla mission per cui è nata AIBXC Onlus, che detiene ancora paternità, marchio registrato e diritti sul gioco. Aggiungo brevemente che ciò che mi spinge a continuare in quest'attività da oltre 20 anni sta proprio nell'aumento di autonomia personale, autostima e nella sempre maggiore sicurezza e mobilità che riscontro nei ciechi che vengono giù ad allenarsi: la prima volta impauriti ed impacciati, spesso accompagnati, la decima sicuri nella corsa e nei gesti prima di lasciare il diamante in autobus.
Baseball ciechi e tecnologia: quanto e come potrebbero darsi una mano in campo?
Il discorso è complesso: già con Alfredo avevamo pensato ad eventuali esperimenti in questo senso, sotto la supervisione di Ottavio Gandolfi, il nostro elettricista che da diverse stagioni cura la parte elettrica del gioco e quella legata all'installazione delle basi sonore. Sono comunque già stati fatti passi avanti con l'impiego di basi sonore a batteria o che supportano diverse tensioni di corrente. Il 3 marzo prossimo, il cugino di Stefano Conti, ex allenatore del Bologna White Sox, dovrebbe presentare nuove soluzioni tecnologiche legate allo sdoppiamento del suono nella fase di "spalettamento" degli assistenti sulle basi: proposte che comunque dovranno passare necessariamente dalla reazione dei giocatori in diamante prima di venire eventualmente sottoposte al vaglio e successiva approvazione della Commissione Tecnica. So che anche a Milano il tema è di grande attualità. Rimango disponibile a sperimentare qualsiasi soluzione che possa spettacolarizzare il gioco nel pieno rispetto di sicurezza ed autonomia in campo.
Capitolo estero. Quali sono le direttrici su cui AIBXC si sta muovendo in materia di sviluppo e promozione del gioco?
Sul fronte europeo, piccolo stallo in Germania dove manca quella propulsione a creare nuove realtà che affianchino la formazione dei Bavarian Bats. Meglio in Francia con i Bandits di Parigi, i Barracudas di Montpellier, a cui dobbiamo l'organizzazione del primo torneo internazionale lo scorso ottobre con partecipazione di una squadra cubana, a cui va aggiunto un tentativo di creare una quarta formazione a Pau. Abbiamo comunque il nostro "Ministro degli Esteri", l'inossidabile Lorenzo De Regny, costantemente sul pezzo, incaricato di sondare anche Olanda, Inghilterra e altri mercati. Sugli Stati Uniti, piena fiducia nella pregevole tessitura dei nostri due validi "ambassadors" – Briglia e Nardin – che da ormai 4 anni sono impegnati a convincere i padri fondatori del gioco ad adottare il baseball "made in Italy" e abbandonare quel giochetto astruso chiamato "beep-ball" che delle dinamiche del batti e corri tradizionale ha davvero poco, mentre su Caribe e Centro America ci affidiamo all'opera instancabile dell'ottimo Carlos Guzman, grazie al quale siamo riusciti a riattivare i canali cubani, facendo approdare in Francia una selezione agguerrita e competitiva dall'isola caraibica (che per inciso ha sbaragliato la concorrenza nostrana nel torneo transalpino), strizzando l'occhio a Nicaragua, Colombia e Guatemala. Attendiamo comunque di ufficializzare i risultati conseguiti e i piani di sviluppo futuri in FIBS, al fine di ricevere un endorsement significativo da poterci giocare anche in WBSC, Fraccari e Pantaleoni ci conoscono bene… Tenete bene a mente l'equazione AIBXC League/FIBS/CIP: potrebbe spalancarci le porte di gruppi sportivi non vedenti in molti Paesi.
Il sogno paralimpico quindi resta allora più vivo che mai?
Siamo assolutamente in pista! Aggiungo, nella scarsa conoscenza del ventaglio di discipline oggi ammesse alle Paralimpiadi, che il nostro baseball ha piena legittimità e dignità, ci starebbe benissimo: sport bello da vedere, spettacolare, dinamico, giocato oggi ad altissimi livelli. Il nostro impegno alla realizzazione concreta del sogno è totale.
Ultima battuta sul campionato alle porte: al netto di difficoltà, sudore e polvere distribuiti su 9 riprese ed adjustments al nuovo format, cosa si aspetta il Commissioner dalla stagione in rampa di lancio?
Spettacolo, emozioni, incertezza, sceneggiature al cardiopalma, grande agonismo, in pieno spirito AIBXC. Ribadisco tramite Baseball.it – e non vorrei dovermi ripetere nel corso dell'anno – che sarò assolutamente inflessibile verso quei comportamenti sopra le righe che dovessero tracimare in atteggiamenti faziosi, antisportivi o buzzurri. Siamo e restiamo una disciplina nobile, benché spesso indirizzata dal volere di Dèi buffi e dispettosi, giocata sul filo dei centimetri, agitata da dinamiche psicologiche ed emotive incredibili. Oltre la linea dell'orizzonte che solca gli stagni di lacrime dolorose o euforiche, c'è comunque sempre un piatto di pasta e un calice di rosso da sorseggiare tutti insieme.
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