Con una Coppa Italia intanto messa in bacheca la Fortitudo Unipolsai, senza più la gloriosa "blue effe ball" sulle divise, vorrebbe puntare a tornare fra le due che si giocheranno lo scudetto dopo esser uscita in semifinale l'anno scorso contro Rimini, come nel triennio 2014-2016, nel nel 2009-2010, nel 2003-2004-2005.
I desideri però devono essere fatti diventare realtà, e quest'anno è tutto più difficile, nell'ormai trito "altro" campionato. Una serie A1 in cui la squadra di Lele Frignani, anche con sole due partite settimanali, non avrà una vera e propria formazione tipo in partenza ma a livello di diamante un solo nome fisso, Vaglio.
Per prima cosa l'Unipolsai per il 2018 ha scelto la strada del conosciuto quanto agli stranieri: Osman Marval, Raul Rivero, Josè Flores, confermati. Una sola faccia nuova, quella di Jorge Martinez. Il massimo (assieme al Padule) nel mercato di quest'inverno: quattro nomi tutti nuovi nel Nettuno Academy, solo Perdomo confermato a Padova, Mirabal a Parma, Quevedo a San Marino, nessuno addirittura nelle fila dei campioni d'Italia del Rimini (e del Nettuno City). Come tanti scegliendo di azzardare giocandosi tutti i visti subito, forse con meno rischi che altri, andando di conferme, ma pur sempre con qualcosa che potrebbe sempre venir fuori da dietro l'angolo.
Se si sentiranno le assenze di Ambrosino all'esterno centro e Sambucci in prima dovrà essere il diamante a dirlo: il campo lungo quanto a Lampe e quello interno per Peppe Mazzanti, un "amore" finalmente coronato da Bologna. Ma non sono i soli nomi nuovi. C'è anche Maggi, al posto di Sabbatani, dietro a casa base, e la coppia "non-Afi" formata da Antonio Noguera e Gouvea sul monte. Oltre all'italianissimo cavallo di ritorno Dobboletta, da Novara, all'esterno.
Basteranno a realizzare i sogni?
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