Un'altra grande prestazione, la notte scorsa, di Giancarlo Stanton ha contribuito non poco alla vittoria per 14-1 degli Yankees sui Twins. Utilizzato come battitore designato il 28enne ex-Marlins ha battuto 4 su 4 per la quinta volta nella sua carriera, la prima da quella realizzata contro i Mets il 23 luglio dell'anno passato. New York con la settima vittoria nelle ultime 10 partite si porta a -5 da Boston che nonostante la sconfitta nella serie ad Oakland (1-2) detiene con 17 vittorie e 4 sconfitte il miglior record della MLB (.810). I Red Sox hanno una media battuta (.277) che è la più alta della Major, Mookie Betts leader con .366, e un solido monte di lancio (2.75 di media PGL, quarti nel ranking). Ma tutto questo non ha impedito al roster del neo-manager Alex Cora di subire una "no-hit" dagli Athletics. Il protagonista dell'impresa realizzata in garadue (3-0 per gli A's), è stato Sean Manaea, giovane mancino che ha regalato agli oltre 25mila astanti il 12esimo "no-hitter" nella storia della franchigia, il primo dopo il perfect-game di Dallas Braden dello scorso 9 maggio 2010 contro Tampa Bay. Manaea, autore di 10 strike-out dopo 108 lanci (di cui 75 strike), interrompe una serie di 3.987 partite consecutive nelle quali Boston ha battuta almeno una valida, la seconda striscia più lunga nella storia di questo sport. La prima appartiene proprio ad Oakland con 4.242. Non è facile imporre un "no-hit" ai Red Sox, che nella loro storia ne hanno subiti 12. L'ultimo prima di questo appartiene a Chris Bosio, che lo aveva realizzato con la casacca dei Mariners il 22 aprile del 1993.
Nella West Division della AL, Oakland con 3 vittorie consecutive (due su Boston ed una contro Texas) supera quota .500 e con 12 vittorie ed 11 sconfitte si porta a -3.5 da Houston, che in questa settimana si è ripresa la leadership del girone grazie ad una striscia di 6 vittorie consecutive ottenute tra Seattle (3 vittorie dopo la prima partita persa) e Chicago, sponda White Sox, dove ha ottenuto uno sweep. Adesso gli Astros sono chiamati ad una serie interna da 3 contro gli Angels, diretti rivali di Division attualmente secondi. Dopo la prima sida, vinta da Anaheim 2-0, le due franchigie sono praticamente appaiate con il roster di Scioscia a -0.5 con una partita da recuperare.
Grazie ad un bullpen eccezionale, Cleveland si riprende la vetta della Central di AL. Con una media PGL di 2.57 (secondi in tutta la MLB), gli Indians hanno messo insieme 12 vittorie ed 8 sconfitte e hanno sorpassato i Twins che invece sono in striscia negativa (sweep subito a Tampa Bay e sconfitta in garauno a New York contro gli Yankees). Adesso i "Tribe" sono attesi al remake della sfida delle World Series 2016 contro i Chicago Cubs in una serie molto bella che partirà questa notte al Progressive Field.
A proposito di Chicago, chissà se tornare sul luogo dove i Cubs annientarono la maledizione lunga 108 anni possa far bene al roster di Joe Maddon, ancora troppo incostante nelle prestazioni. Con 5 vittorie ed altrettante sconfitte nelle ultime 10 gare, i Cubs sono 10-9 a -2 dalla vetta della Central Division dove al momento si contendono la leadership il duo Milwaukee-St. Louis. I Brewers (14-9) vengono da 6 vittorie interne consecutive (sweep da 4 contro i Marlins e 2-1 contro Cincinnati), mentre i Cardinals (13-8) hanno appena fatto il cappotto interno ai Reds. A proposito di Cincinnati, la pessima partenza dei Reds ha portato alle dimissioni di Bryan Price, che ha guidato la "Red Machine" dal 2014 con 279 vittorie e 387 sconfitte complessive. Al suo posto ad interim è stato nominato il coach di terza base Jim Riggleman.
Nella National League è comunque la East Division a regalare le maggiori sorprese. La falsa partenza dei Nationals, strafavoriti ad inizio stagione, in concomitanza con le ottime prestazioni di New York, Philadelphia ed Atlanta, ha portato a disegnare uno scenario impensabile un mese or sono. Lo sweep da 4 inflitto ai Pirates al Citizens Bank Park ha consegnato ai Phillies il secondo posto in solitaria con 14 vittorie e 7 sconfitte (e un ruolino casalingo che recita 9-1) a solo 0.5 dalla vetta attualmente detenuta dai New York Mets. Dietro Philadelphia i Braves (12-9) e soprattutto Washington, tristemente appollaiato al penultimo posto del girone con 10 vittorie e 13 sconfitte (.435). Un attacco che nei ranking della MLB staziona al 18esimo posto come punti prodotti su partite giocate (4.13), addirittura 23esimo in media battuta (.230) e un monte di lancio che risulta 16esimo in media PGL (4.13), sono tra le chiavi di lettura di un roster che Dave Martinez, al suo primo anno da manager, deve ancora far sbocciare.
Sembra invece in ripresa l'altra grande favorita. I Los Angeles Dodgers sembrano aver superato il bruttissimo momento iniziale e con 3 vittorie consecutive hanno riportato in attivo il rapporto tra vittorie e sconfitte (11-10). Dopo l'ultima brutta prestazione interna fornita contro Arizona (serie persa 2-1), i Dodgers sembrano essersi ritrovati e hanno prima ottenuto uno sweep a San Diego, poi hanno strapazzato Washington in casa vincendo 2-1 la serie ed infine hanno prolungato la striscia positiva conquistando gara1 contro i Marlins. Certo Arizona, soprattutto grazie al suo bullpen, è ancora prima nel girone con un 15-6 che garantisce ai D-Backs un vantaggio di 4 vittorie, ma intanto si è messo alle spalle il brutto avvio di stagione e i Rockies conquistando il secondo posto.
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