Terminata la stagione regolare e disputati i tornei delle varie conference con le solite sorprese (prima fra tutte l'esclusione nella Southeastern Conference della super favorita Florida) prende il via domani il Torneo finale NCAA a 64 squadre che porterà alle College World Series di fine giugno sul diamante del TD Ameritrade Park di Omaha nel Nebraska e all'assegnazione del titolo nazionale 2018. Si parte con i 16 concentramenti (chiamati Regionals) composti da 4 squadre ciascuno le cui vincitrici si sfideranno poi in 8 Super Regionals (mini serie al meglio delle 3 partite) da cui usciranno le 8 pretendenti finali al titolo NCAA.
Tutto abbastanza secondo pronostico nell'assegnazione delle prime 16 teste di serie scelte per ospitare i Regionals e nella selezione delle 64 partecipanti con la sola esclusione eccellente di Kentucky, squadra con alcuni talenti di grande futuro come il lanciatore Sean Hjelle e l'esterno Tristan Pompey che ha pagato un record negativo nella Southeastern conference (13 vinte e 17 perse) e la sconfitta con Auburn nel match d'esordio ed unico nel torneo della stessa conference.
Da segnalare la prima partecipazione assoluta per Hartford, vincitrice a sorpresa sia della stagione regolare che del torneo finale nella America East Conference trascinata dall'esterno di origini italiane Nick Campana (.389 di media battuta e 10 fuoricampo). Curiosità suscita anche Connecticut, sconfitta da East Carolina nella finale della American Athletic Conference con i suoi talenti "italiani" come l'interbase Anthony Prato e l'esterno sinistro John Toppa.
Alle spalle del trio delle super favorite Florida, Oregon State e Stanford troviamo un nutrito gruppo di outsider di lusso ricche di talenti: Arkansas ha una rotazione fortissima con Kacey Murphy e Blaine Knight, proseguendo con Mississippi guidata da coach Matt Bianco e fresca vincitrice del torneo della Southeastern Conference grazie alla mazza del ricevitore Nick Fortes MVP del torneo con cifre impressionanti (.556 di media battuta con 2 rbi, 4 punti segnati e due basi rubate), per continuare con Florida State del coach Mike Martin recordman di vittorie a livello NCAA (quasi 2000) ma ancora a caccia del suo primo titolo NCAA. Da non dimenticare anche North Carolina State in leggero calo nelle ultime settimane (4 sconfitte nelle ultime 5 partite) dopo una grande stagione e che con tutta probabilità avrà vita dura contro Auburn del sensazionale lanciatore Casey Mize (140 strikeouts in 102.2 innning) da molti considerato il miglior giocatore nel 2018 a livello NCAA. Il monte di lancio è il punto di forza anche per altri compagini come per esempio North Carolina e Stetson, università della Florida campione della Atlantic Sun Conference e che ospiterà un Regional per la prima volta, trascinata dal suo pitcher di punta Logan Gilbert (anche lui sopra i 140 strikeout in stagione).
Proseguendo cone le possibili sorprese non si possono dimenticare alcune teste di serie molto pericolose in vari Regionals come Vanderbilt, Lsu, South Florida e Ucla che potrebbero fare lo sgambetto alle avversarie dirette.
Altro tema interessante è vedere se almeno uno dei 4 team della Big Ten Conference (Minnesota, Ohio State, Purdue e Indiana) riuscirà a passare il turno ed arrivare ai Super Regionals dopo l'exploit di Illinois nel 2014.
Fra i giocatori da seguire con maggior interesse oltre al fenomenale Casey Mize di Auburn certamente il terzetto meraviglia di Oregon State, composto dal lanciatore partente Luke Heimlich, dall'esterno centro Steven Kwan e il seconda base Nick Madrigal, e la coppia di Florida con Brady Singer sul monte e Jonathan India nel box.
Tanti i Regionals equilibrati partendo da quello che vede Texas Tech affrontare Louisville con Kent State come possibile sorpresa. Spostandoci a Palo Alto, in California, anche quello dove Stanford si scontrerà con Baylor e la sempre competitiva Cal State Fullerton. Molto in bilico pure il Regional che vede coinvolte Florida State, Mississippi State e Oklahoma cosi' come quello che comprende Georgia e Duke, trascinata dal figlio d'arte Griffin Conine.
Dando un'occhiata per chiudere alle sfide più interessanti dei Regionals segnaliamo senza dubbio il più che probabile derby fra Texas A&M ed i Longhorns di Texas del nostro Matteo Bocchi che è reduce da due partenze abbastanza buone anche se è uscito sconfitto nell'ultima sfida contro Kansas (3.1 inning lanciati, 2 valide e 4 basi ball concesse e due punti subiti) nel match d'esordio di Texas nello sfortunato, per i Longhorns, torneo finale della Big 12 Conference vinto poi per la prima volta a sorpresa da Baylor, altra compagine texana approdata meritatamente al Torneo NCAA.
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