Partita fra due squadre già entrambe qualificate, l'ultima della prima fase. In gioco il primo posto nel girone, e l'incrocio di semifinale: con il Rouen per chi vince, col Rimini, primo nel girone A, per chi perde. E ad avere la meglio è stato il Neptunus, sull'Unipolsai per 5 a 4.
Il Curaçao in particolare ha lasciato a riposo qualche titolare di peso e cambiato schieramento in difesa, affidando il monte alle seconde linee: il giapponese Saito, mai partente nel campionato olandese (poi rilevato da Casimiri, Clemencia e Schoemaker), ad affrontare un Pizziconi che era sembrato poter far andare al meglio le cose per i bolognesi. Due punti al 1°, uno al 2°. Poi però, prima la Fortitudo ha smesso di battere, fino al 4 a 0 della sesta ripresa, quindi ha preso a commettere errori in difesa (saranno 4 o 5 alla fine), per quando mitigati da due doppie eliminazioni.
Al 6° Pizziconi, sulla settantina di lanci, fin lì più che bravo (tre valide concesse), ha accusato quasi di colpo la fatica. Due doppi e un singolo (più tre lanci pazzi), per quanto con in mezzo due strikeout, hanno visto il Rotterdam dimezzare il distacco, e il singolo di Collins sull'ingresso di Cicatello è valso il 3 a 4. L'inning dopo il pareggio e sorpasso del Neptunus. Con due out, fondamentale l'errore di Garcia, e le due basi ball subito dopo di Cicatello hanno fatto il resto: il singolo di De Cuba, sul cambio in pedana con Pugliese, ha scritto sul tabellone un 5 a 4 che non sarebbe più stato recuperato.
Domani così l'Unipolsai se la dovrà vedere, alle 15, con il Rimini, mentre i padroni di casa affronteranno, alle 19.30, i Rouen Huskies.
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