Pirati, il rinforzo è Molina

L'esperto catcher venezuelano prenderà il posto di Llewellyn. In arrivo anche Giovanni Garbella fratello di Nico

Phildrick Llewellyn è stato uno dei primissimi acquisti invernali del presidente Pillisio ed è il primo giocatore a fare le valigie. Quando lo stesso Pillisio, Ceccaroli e Illuminati l'hanno chiamato "a rapporto" sabato sera al termine del vittorioso incontro con Padova, nel suo sguardo si capiva che aveva intuito la situazione. Il taglio del catcher dei Pirati era atteso, d'altronde nella composizione della squadra, proprio alla voce "ricevitore" era stata fatta una scommessa.
Per sostituire una colonna come Bertagnon, oltre al rientrante Cit, era stato scelto un giovane catcher di Curacao, laddove il baseball si gioca in un certo modo. Llewellyn è stato apprezzato per la velocità sulle basi (e già questo era un ibrido per un catcher), ma si è subito mostrato poco disciplinato nel box e soprattutto rivedibile dietro il piatto. Se ne sono accorti in particolare i pitcher di Rimini che non hanno gradito qualche palla mancata di troppo nei momenti chiave della partita e l'hanno fatto presente allo staff tecnico.
Bisognava solo trovare il sostituto ed è stato individuato il venezuelano Gustavo Molina. Quindi a Llewellyn è stata concessa la chance in Coppa Campioni e per problemi di visto del suo sostituto, l'operazione non è potuta andare subito a buon fine. Ora invece è tutto fatto, Molina arriverà in Romagna mercoledì e debutterà nella calura di Sesto Fiorentino sabato prossimo. Parliamo di un elemento di grandissima esperienza, 36 anni compiuti a febbraio, una vita dedicata al baseball, nel 2000 fu firmato dai Chicago White Sox e praticamente non si è mai fermato, toccando l'apice con 26 presenze in Major League vestendo anche le casacche di Yankees, Mets, Red Sox e Orioles.
Molina, che dunque chiude l'unica falla nel roster tricolore, verrà preceduto di qualche ora da Giovanni Garbella, fratello minore di Nicola, che ha già vestito la maglia dei Pirati nella Coppa Campioni 2017. Un utility, prevalentemente esterno, che servirà a Ceccaroli nelle rotazioni da qui ai play-off scudetto. Sicuramente un giocatore già in forma e rodato visto che ha da poco concluso la stagione alla Valparaiso University.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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