Serie A1 a 12 squadre, due gironi, e due partite settimanali. Non si parla di cercar di tutelare i lanciatori italiani, neppure in vista di Tokyo 2020.
Queste le due cose, almeno per il mio punto di vista, "molto" interessanti uscite dal Forum di Baseball.it di ieri sera con il presidente federale Andrea Marcon e riguardanti l'attività di vertice.
Quanto al secondo dei due punti, l'idea di riservare una partita ai lanciatori di nazionalità italiana, lapidaria è stata la risposta del massimo dirigente della FIBS: "non si può fare". Non si può andar contro a quel che dice l'Europa. La soluzione però c'è, e sarà quella che il massimo dirigente della FIBS ha sempre detto: andare alle Olimpiadi è fondamentale per cui si cercherà la qualificazione col ricorso ai migliori giocatori "eleggibili" disponibili, indipendentemente da residenza, formazione, campionato di appartenenza. In sostanza basta che abbiano il passaporto italiano. Poi, prima di iniziare tutta la trafila in vista delle Olimpiadi successive, quelle di Parigi, sempre che a Parigi 2024 il baseball ci sia, si dovrà passare per nuove elezioni.
Sulla formula del campionato 2019 invece, secondo Marcon, non ci sono alternative all'allargamento a 12 della massima categoria, e ci sarebbero già squadre di A2 pronte a partecipare. Dodici squadre, due gironi, formula da definire nel dettaglio, quando si saprà la collocazione temporale esatta del Campionato Europeo 2019 (che promuoverà alle qualificazioni Africa-Europa le prime cinque classificate) e, appunto torneo di qualificazione olimpica. Quanto al numero delle partite settimanali, sempre secondo Marcon, non ci sono i soldi per ritornare a tre. Chiaramente, per "allargare". Ma chi i soldi li ha, ovvero le famose sorelle, e vorrebbe giocare di più (promozioni e retrocessioni a parte) cosa ne pensa?
Prepariamoci ad un altro lungo inverno.
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