Super Six, nuova prova di forza dell'attacco azzurro

L’Italia liquida la pratica Spagna vincendo 8-5 e mettendo a segno altri quattro fuoricampo. E si prepara per una finale che potrebbe essere condizionata dal meteo

Dopo un minimo affanno iniziale l'Italia liquida anche la pratica Spagna senza troppi patemi d'animo e si appresta a giocare domani la finale del Super Six, tempo permettendo. Dopo il diluvio di ieri sera che ha costretto l'organizzazione a sospendere Spagna Olanda, gli azzurri hanno affrontato gli iberici all'ETO Ballpark, secondo campo dell'impianto di Hoofddorp, mentre il campo principale accoglieva Repubblica Ceca-Germania.
Il manager spagnolo Candelario Díaz schiera sul mound Castillo, che avrebbe dovuto essere il partente contro gli olandesi, mentre Gerali risponde dando la palla a Lugo, con Mineo dietro il piatto, Colabello in prima e Mazzanti designato, confermando per il resto lo schieramento delle ultime partite.
Pronti, via. E la Spagna si fa subito avanti: triplo di Guillorme, singoli di Rodríguez e Beltre, e siamo sotto di un punto con zero out. Ma la difesa azzurra ci mette una toppa con un doppio gioco (5-4-3), e con il primo strikeout di Lugo su Montiel si chiude la parte alta di un primo inning che aveva destato qualche proccupazione, anche perché la risposta dell'Italia non è immediata: Maggi flyout all'esterno destro, Vaglio resta al piatto, e Liddi (singolo) e Colabello (base su ball) rimangono in base perché Mazzanti è il terzo out su rimbalzante.
Il secondo inning sembra ripetere quanto visto nel primo: con un solo homer di Ochoa la Spagna va sul due a zero, ma di nuovo la difesa limita i danni (Franco out in prima e Sánchez flyout all'esterno), mentre Lugo lascia al piatto Martínez. Ed arriva la riscossa italiana: solo homer di García, poi, dopo le eliminazioni di Garbella e Mineo, i nostri mettono a segno cinque valide consecutive: singolo di Zileri, fuoricampo di Maggi, poi singoli in successione di Vaglio, Liddi e Colabello. La seguente rimbalzante di Mazzanti fa eliminare l'ex-Toronto in seconda, e l'inning si chiude sul 2-4 per l'Italia.
Fuoco di paglia spagnolo al terzo con un doppio di Beltre, ma Lugo (altri due K) e Zileri (flyout) fanno buona guardia. Nella parte bassa dell'inning ora gli azzurri affrontano il rilievo Noguera, che concede poco: un singolo di García (poi colto rubando) , Garbella strikeout e Mineo eliminato al volo all'esterno sinistro.
Al quarto inning ormai Lugo è una macchina: dodici lanci e tre strike out di fila su Montiel, Franco e Ochoa. E nella parte bassa l'Italia prende il largo con un nuovo big inning da quattro punto con due fuoricampo (Maggi e Mazzanti), un doppio (Liddi) e un singolo (Colabello). Sono gli ultimi punti di un attacco che nel resto della partita produrrà solo altre due valide (Colabello e García al settimo inning), tenuto a bada dal nuovo rilievo Balboa.
L'attacco spagnolo invece raggranella altri tre punti: solo homer di Beltre al sesto, Martínez che segna all'ottavo su scelta difesa, Franco che all'ottavo batte un doppio e viene poi spinto a casa da Ochoa. Ma il buon lavoro di Andrea Pizziconi (subentrato a Lugo al settimo) e una difesa senza sbavature (nuovo doppio gioco 5-4-3 al settimo) fissano il punteggio finale sul 5-8.
Finisce così una partita segnata -come altre in questo torneo- da un vento implacabile che ha favorito i battitori di potenza: anche oggi sono stati messi a segno ben sei homerun, benché i lanciatori abbiano sfoggiato un notevole controllo: una sola base su ball (concessa da Castillo) in tutta la partita e nessun colpito.
L'Italia va dunque avanti grazie soprattutto alla parte alta del suo line-up che in questo torneo ha messo assieme numeri importanti: aldilà delle cifre da record nelle caselle dei fuoricampi, sono notevoli le medie battuta dei primi sei battitori azzurri: Maggi 364, Vaglio 368, Colabello 700, Liddi 619, Mazzanti 471, García 562. Sono numeri di buon auspicio per la finale.

SPAGNA-ITALIA 5-8

SPAGNA: Guillorme ss (1/4), Rodríguez 3b (1/4), Beltre cf (3/4), Ustariz 1b (0/4), Montiel dh (0/4), Franco rf (0/4), Ochoa, c (2/4), Sánchez 2b (0/3), [Decena ph 0/1], Martínez lf (0/2) [Galván lf 1/1]

ITALIA: A. Maggi ss (2/4), Vaglio 2b (1/4), Liddi 3b (3/4), Colabello 1b (3/3), Mazzanti dh (1/4), Garcia cf (3/4), Garbella lf (0/4), Mineo c (0/4), Zileri rf (1/3) [Reginato rf 0/1]
ARBITRI: Hp: Silvania (Ola); 1B: Kulhanek (Rep Cec); 3B: Waider (Ger).

SUCCESSIONE PUNTI:
Spagna 110.001.011: 5 (10 bv – 1e)
Italia 040.400.00x: 8 (14 bv – 0e)

LANCIATORI:
Castillo 2.0 rl – 7 bv – 1 bb – 1so – 4pgl (L)
Noguera 3.0 rl – 5 bv – 0 bb-4 so- 4 pg
Balboa, 3.0 rl – 2 bv – 0 bb- 2 so – 0 pgl
Lugo 6.0 rl – 6 bv – 0 bb – 9 so – 3 pgl (W)
Pizziconi A. 3.0 rl – 4 bv – 0 bb – 1so – 2 pgl

NOTE: fuoricampo di García (1p. al 2°), Maggi (2p. al 2° e 1p. al 4º), Mazzanti (3p. al 4º), Ochoa (1p. al 2º), Beltre (1p. al 6°); triplo di Guillorme; doppi di Beltre, Franco, Liddi.

 

 

 

Informazioni su Luigi Giuliani 103 Articoli
Un vita spezzata in tre: venticinque anni a Roma (lanciatore e ricevitore in serie C), venticinque anni in Spagna (con il Sant Andreu, il Barcelona e il Sabadell, squadra di cui è stato anche tecnico, e come docente di Letteratura Comparata presso le università Autónoma de Barcelona e Extremadura), per approdare poi in terra umbra (come professore associato di Letteratura Spagnola presso l'Università di Perugia). Due grandi passioni: il baseball e la letteratura (se avesse scelto il calcio e l'odontoiatria adesso sarebbe ricco, ma è molto meglio così...).

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