Nettuno si, ma quale? Il presidente Fibs Andrea Marcon aspetta notizie, auspica una serie A a dieci squadre ma su chi sarà ai nastri di partenza in riva al Tirreno è un rebus. Così come su chi domenica sarà alla riunione della Consulta generale. Proviamo ad andare con ordine. La società che ha portato la squadra in semifinale nella stagione 2018 – la Ssd Nuova Nettuno Bc – è fallita. Aspetto civilistico ma anche sportivo. Perché il curatore fallimentare – che ironia della sorte si chiama Marco Costantini come l’ex lanciatore – potrebbe decidere di presentarsi domenica e persino di partecipare al campionato. Ipotesi teoriche e percorribili solo se ci fosse da recuperare qualche euro e soddisfare i creditori. Cosa che è più facile – forse – cedendo i cartellini dei giocatori di proprietà. Sempre che i tesseramenti non abbiano subito variazioni prima del fallimento. Legato al discorso della Nuova Nettuno c’è quello del Nettuno Bc 1945. In primo luogo perché il patron della prima, Piero Fortini, è anche presidente della seconda società. In seconda perché sostenendo di avere curato le pagine social e il merchandising (?!) della società fallita dà per certa la sua partecipazione alla A1. Con quale diritto, stando alle attuali carte Fibs, è tutto da vedere.
Chi quel diritto ce l’ha ma per ora se ne sta in finestra è il Nettuno baseball City. Stagione deludente alle spalle, voci di ritiro, poche certezze sulla stagione 2019 se non quella che se riesce a mettere in piedi una squadra e trovare qualche sponsor fa l’A1 e non si discute.
E mica è finita. Il Nettuno 2 del presidente Della Millia ha ufficialmente chiesto – lo conferma Marcon – il ripescaggio. Ci sarà? O si riuscirà davvero a mettere tutti d’accordo e vedere un solo Nettuno ai nastri di partenza? Più impossibile che difficile. A Nettuno, la “Città del baseball “, la Juventus del batti e corri, non ci si annoia certo. Peccato sia stato superato il precedente record di anni senza vittorie e non si parli quasi più di vicende sportive.
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