Momento di grande fibrillazione in casa Mets che mettono a segno l’incredibile doppio acquisto di Edwin Diaz e Robinson Cano e sta trattando anche di accaparrarsi il catcher J.T. Realmuto dai Marlins. Facendo un passo indietro, l’accordo che potremmo definire come un vero e proprio “blockbuster” ha portato la scorsa settimana da Seattle a New York il 24enne closer Edwin Diaz (record 4-14, 2.69 media PGL, 301 strike-out e 109 salvezze in 191 riprese lanciati in 188 partite dal 2016) e il 36enne seconda base e 8 volte All Star Robinson Cano (.304 di media battuta, 311 fuoricampo e 1.233 punti battuti a casa dal 2005). In cambio approdano ina maglia Mariners il 31enne esterno destro Jay Bruce (.247 di media battuta, 286 fuoricampo e 875 punti battuti a casa dal 2008), i due rilievi Anthony Swarzak (23-32, 4.30 media PGL, 433 strike-out in 587.2 inning lanciati dal 2009) e Gerson Bautista (0-1, 12.46 media PGL, 3 strike-out in 4.1 inning lanciati dallo scorso anno) più i due prospetti Jarred Kelenic e Justin Dunn. Inoltre le casse dei Mariners si sono arricchite di 20 milioni di dollari. Come se non bastasse i “rumors” parlano di un’offerta consegnata dal nuovo GM dei Mets Brodie Van Wagenen ai Miami Marlins per il catcher J.T. Realmuto con Brandon Nimmo e Micheal Conforto pronti ad essere sacrificati sull’altare del “trade”.
Intanto ha preso il via uno degli eventi più importanti delle off-season, i cosiddetti Winter Meetings. L’incontro tra i 30 GM delle franchigie di MLB e dei procuratori di tutti i più celebri giocatori si tiene a Las Vegas fino al 12 dicembre. E saranno giorni di fuoco visto il gran numero di free-agent di valore assoluto disponibili al miglior offerente (Manny Machado, Dallas Keuchel, Bryce Harper solo per fare tre nomi).
In attesa di conoscere come cambieranno i roster delle franchigie della MLB diamo un’occhiata alle prime novità che queste off-season ci hanno regalato partendo dai cambi di manager. Sono sei le squadre che hanno già cambiato la guida tecnica. I Cincinnati Reds ed i Texas Rangers hanno licenziato rispettivamente Bryan Price e Jeff Bannister nel corso del 2018 sostituendoli ad interim con i rispettivi bench-coach Jim Riggleman, poi passato ai Mets, e Don Wakamatsu che ha ripreso il suo ruolo originario. Per questa stagione Cincinnati a scelto l’ex bench-coach di St. Louis e vice presidente del player development di San Francisco, David Bell, alla sua prima esperienza da manager, mentre in Texas approda l’ex-manager di terza base dei Dodgers nonché manager della Nuova Zelanda, Chris Woodward. I Toronto Blue Jays e i Baltimore Orioles hanno deciso di mandare in scadenza di contratto John Gibbson e Buck Showalter due storici allenatori per le rispettive franchigie. Gibbson è stato alla guida dei canadesi dal 2004 al 2008 e dal 2013 al 2018 chiudendo le due esperienze con record sempre superiori ai .500. Tanto è forte il legame tra il manager e la città che il sindaco di Toronto ha proclamato il 26 settembre, giorno in cui è stato ufficializzato l’addio, il “John Giddson Day”. Per sostituirlo i Blue Jays si affidano a Charlie Montoyo, ex-bench coach portoricano dei Rays con un passato ai Montreal Expos da seconda base (nel 1993). Invece gli Orioles non hanno ancora stabilito chi dovrà sostituire uno dei più importanti manager in attività come Buck Showalter. Il 62enne nativo della Florida 3 volte manager dell’anno nella American League, chiude i suoi anni a Baltimore con 669 vittorie e 684 sconfitte e con la conquista della East Division di American League nel 2014 (la prima degli O’s dopo 17 anni), anno nel quale arriverà fino alle Championship Series. I Minnesota Twins sostituiscono Paul Molitor con l’ex-coach dei Rays Rocco Baldelli, uno dei più contesi personaggi per un ruolo da manager in queste off-season. Giunto alla guida dei Twins nel 2015 accompagnato da tante perplessità Molitor alla fine è rimasto per quattro anni nei quali si è tolto la soddisfazione di essere nominato manager dell’anno della American League nel 2017 dopo aver realizzato un record unico nella storia della MLB. Dopo aver chiuso il 2016 con 103 sconfitte ha guidato la sua franchigia alla conquista delle post-season l’anno successivo chiudendo al secondo posto la Central Division di AL (85-77) e perdendo poi alle Wild Card con gli Yankees. Il legame e l’affetto con i Twins è talmente forte che la società gli affiderà comunque un ruolo nell’organizzazione.
A proposito di legami, ci siamo lasciati per ultimo uno degli addii più incredibili della storia di questo sport. Dopo 19 anni lascia la guida degli Angels Mike Scioscia e l’arduo compito di sostituirlo è stato affidato a Brad Ausmus. Il 60enne due volte manager dell’anno (2002 e 2009) lascia dopo aver vinto una World Series (2002), 5 titoli di West Division in sei anni (2004-05, 2007-08-09) e ha portato gli Angels a vincere 100 partite in regular season nel 2008 (record di franchigia). Tutti i titoli conquistati da Anaheim nella storia della franchigia (ad eccezioni di tre pennant di West Division), sono arrivati sotto la sua guida. I suoi 19 anni consecutivi rappresentano un record assoluto nella MLB, mentre per quanto riguarda la somma dei “Big Four”, i più importanti sport professionistici americani (MLB, NBA, NHL, NFL), è secondo solo a Gregg Popovich che dal 1996 è alla guida dei San Antonio Spurs, franchigia texana di basket. Un’eredità pesante, dunque, quella raccolta da Bred Ausums, ex manager dei Tigers dal 2014 al 2017 con i quali ha conquistato un primo ed un secondo posto nella Central Division di AL (2014 e 2016), alternati da due ultimi posti (nel 2015 e 2017).
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