La telenovela Ozanich è conclusa. Positivamente per i Pirati che si sono assicurati le prestazioni del 29enne pitcher di passaporto francese, il numero uno della rotazione dei Rouen Huskies, presenza quasi fissa nell’European Cup. Ma andiamo per ordine: nell’ottica di un monte di lancio “passaportato”, il presidente Pillisio e lo staff tecnico del Rimini Baseball aveva individuato proprio Ozanick e Habeck da affiancare a Hernandez. E i primi due erano stati annunciati quasi contemporaneamente. Ma se per l’ex pitcher di Padova non c’erano stati problemi, Ozanich ha sorpreso tutti declinando l’offerta di Rimini per restare nel campionato francese dove è assoluto protagonista. Un dietrofront che è stato visto come un tentativo del pitcher di migliorare il suo contratto con gli Huskies. Rimini così si è guardata attorno, ha ripreso in considerazione la possibilità di inserire un lanciatore straniero nella rotazione di garauno, insomma non ha inseguito Ozanich. Quale sia il motivo del suo ripensamento per ora non si sa, resta il fatto che ieri il sito ufficiale degli Huskies ha comunicato la partenza di Ozanich, con tanto di “buona fortuna”. Dopo otto anni di permanenza a Rouen, la chiamata di un club prestigioso, in un campionato qualitativamente molto più valido (speriamo…) ha pesato tanto sulla sua decisione.
Informazioni su Carlo Ravegnani
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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.
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