Per il Rimini Baseball davanti potrebbe anche esserci il baratro. Un presidente/padrone che annuncia la sua andata – mettendo come punto d’arrivo il Nettuno City – quando all’inizio della stagione mancano tre mesi, e poco più di due alla chiusura dei trasferimenti.
Simone Pillisio, dopo aver detto via Facebook che la sua storia in riva all’Adriatico era finita, ha dichiarato al nostro direttore (“Pillisio a Nettuno: presto Presidente con il sogno-scudetto”) che del City diventerà presidente a metà 2019. A me ha detto che è per non creare conflitti d’interesse. Quindi in qualche modo il Rimini andrà avanti. Ovviamente cercando intanto qualcuno che gli subentri, rilevando la società.
Con 50 mila euro il Rimini si porta a casa. O questa è almeno la cifra che avrebbe in testa chi vende, per rientrare di certe spesa extra sostenute e non previste nell’accordo per il subentro a Zangheri, e non comprese nei 411 mila euro spesi (o da finir di spendere) per la gestione dell’attività sportiva dello scorso campionato, che Pillisio considera una sua scelta e quindi altra faccenda.
Certo è che potrebbe trattarsi anche solo di nome, blasone, diritto all’A1, e poco più. Teoricamente senza debiti in capo, ma con quali giocatori?. Le intenzioni di Pillisio sono infatti quelle di portarsi dietro non uno ma tutta una serie di nomi: Angulo, Ustariz, Ruiz, il neo-acquisto Vasquez, e fra gli italiani Morelini, Bassani, i due Garbella. Fermo restando che al momento la fonte di tutte queste notizie è lo stesso ex-presidente del Rimini. Perché dal Nettuno City, di cui dovrebbe diventare prima GM e socio di maggioranza poi presidente a tutti gli effetti, fin qui non c’è stata alcuna presa di posizione ufficiale. Certo è che è tutto vero un’operazione del genere non si mette su in due giorni. Pillisio aveva già in testa Nettuno prima di prendere Rimni. C’erano stati contatti approfonditi ma non se ne fece nulla, vista la situazione in terra laziale. In Romagna si considerava di passaggio fin dall’inizio: uno o due anni. Poi si sono aggiunti un passaggio di società non tutto rose e fiori, un’accoglienza che non è stata quella che si aspettava. Le decisioni finali della FIBS “sui Nettuni” nel campionato 2019 così sono state quelle che hanno accorciato i tempi.
Ma restiamo sulla Romagna, e zone limitrofe.
Qualcuno ipotizza un ritorno della famiglia Zangheri, ma Paolo, il figlio del mitico Rino, è fuori dall’Italia, e questo non facilita le cose. Non crediamo però sia questa la soluzione a cui si andrà incontro.
In realtà tutto potrebbe ruotare attorno al nome di Alberto Antolini, deus ex machina del San Marino Baseball. I rapporti personali rimasti intatti con la famiglia Zangheri anche dopo la sua uscita, all’epoca, dal club neroarancio già prima dell’arrivo sulla scena di Pillisio (allora sul punto di diventare ex-Novara) avevano fatto sì che Zangheri figlio stesse ragionando con lui sulle prospettive future. C’era chi parlava di una squadra A giù a livello del mare e una B su, sul Titano.
Probabile che adesso, almeno per il 2019, possa diventare quella di una formazione di riferimento a Serravalle e seconda squadra – partendo da Celli, Di Fabio, Cit – in Via Monaco.